L’UE ha concesso alla città di Londra una proroga di 6 anni per adeguare i livelli di inquinamento dell’aria ai minimi consentiti dalla normativa europea.
La notizia è stata appresa con stupore in quanto in un rapporto della Greater London Authority (GLA) si afferma che 4,267 morti premature nel 2008 sono state attribuite all’esposizione prolungata all’aria inquinata
La University of Southern California (USC) ha condotto uno studio su un periodo di 10 anni conclusosi nel 2010, che ha dimostrato che l’esposizione prolungata all’aria inquinata nel periodo della crescita ( ino ai 18 anni) può ridurre la capacità dei polmoni del 10% contribuendo allo sviluppo di patologie come l’asma e disturbi cardiaci.
Nella zone ovest di Londra si stanno elaborando studi sui ragazzi per controllare l’effetto di alcune misure antiinquinamento. Nonostante queste osservazioni non riguardino l’effetto dell’inquinamento sulla salute, i ricercatori hanno dovuto constatare che i polmoni dei soggetti implicati nello studio sono già danneggiati.
E’ impossibile ormai non ammettere che l’esposizione prolungata all’aria inquinata abbia degli effetti sui polmoni e anche sul sangue. L’ozono e le polveri sottili, pure essendo invisibili hanno i loro effetti. Purtroppo a subire queste condizioni sfavorevoli sono le classi più disagiate, che vivono vicine alle strade più inquinate e, fra di loro, i bambini e i ragazzi.
Il problema non è solo confinato nella città di Londra: la Committee on the Medical Effects of Air Pollutants (COMEAP) ha stimato che 29,000 morti premature nel 2008 in Gran Bretagna sono dovuti all’effetto dell’inquinamento.
E in Italia? A febbraio di quest’anno Milano aveva già superato la soglia concessa dalla UE di 35 giornate al di sopra dei limiti di polveri sottili nell’aria. La crisi scatenò non poche polemiche perchè gli interventi di emergenza ( stop del traffico e targhe alterne) non producevano più ormai nesssun effetto soddisfacente facendo da chiaro indicatore della grave situazione.
Di recente, in una ricerca svolta dal dottor Paolo Crosignani ,responsabile dell’Istituto dei tumori, è emerso un dato allarmante: i morti nel capoluogo lombardo a causa delle polveri presenti nell’aria sono quasi 1.200 l’anno; su 997 tumori ai polmoni circa 27 sono attribuibili all’inquinamento atmosferico e se la concentrazione di particolato fosse inferiore al 10% i decessi sarebbero 210 in meno.