Si deve all’AIRC ( Associazione italiana per la Ricerca contro il Cancro) e a 4 centri di ricerca milanesi una scoperta importante nel trattamento dei tumori. La scoperta ha rivalutato le capacità terapeutiche di una sostanza già utilizzata per il trattamento dei tumori che oggi potrebbe essere efficace contro quegli agenti del sistema immunitario che, quando attaccati dal tumore, lavorano a suo favore.
Si chiamano macrofagi, quei soldati del sistema immunitario che vengono “corrotti” dal tumore, e combattono per lui. Su questa base, ormai ampiamente riconosciuta dalla comunità scientifica parte la ricerca dei 4 centri milanesi finanziati da AIRC.
L’Istituto Clinico Humanitas, l’Istituto Mario Negri, l’Istituto Nazionale Tumori e l’Università degli Studi di Milano hanno studiato gli effetti di una particolare molecola, la trabectedin, che è già utilizzata per trattare i tumori.
Questa molecola arriva dal Mare dei Caraibi, più precisamente da un mollusco, e dopo avere scoperto le sue proprietà antitumorali è stata elaborata perchè potesse essere utilizzata nella terapia antitumorale.
La novità ora sta nel fatto che i ricercatori italiani hanno scoperto che questa stessa molecola può essere utile per contrastare l’azione dei macrofagi “corrotti”. Infatti nei pazienti la molecola colpisce sia il tumore che i TAM ( così vengono chiamati i macrofagi corrotti) tumorali.
“Questo importante traguardo scientifico – ha commentato Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico di AIRC – e’ un esempio molto significativo di come, anche nella ricerca, l’unione faccia la forza. Grazie al nostro sostegno, i ricercatori di quattro centri di eccellenza milanesi hanno potuto lavorare insieme, con successo, allo stesso studio, sfruttando al meglio le loro peculiari competenze”