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Nuova ricerca aiuta a “predire” l’influenza

Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Genetics ricercatori tedeschi e britannici sono riusciti a trovare un metodo per creare vaccini più efficaci aiutando i tecnici a prevedere con più precisione quali saranno i ceppi che conpiù probabilità colpiranno la popolazione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.10.2012

La stagione influenzale sta per arrivare e naturalmente la panacea di tutti i mali sarebbe un vaccino che arrivasse in anticipo e fosse efficace.

VaccinoI vaccini, infatti, funzionano solo se i loro sviluppatori hanno previsto con precisione quali ceppi del virus saranno attivi nella prossima stagione, perché i vaccini devono essere sviluppati prima della stagione influenzale. Recentemente, un team di scienziati provenienti dalla Germania e dal Regno Unito hanno migliorato i metodi di previsione utilizzati per determinare quali ceppi del virus influenzale includere nel vaccino della stagione corrente. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Genetics (http://www.genetics.org).

“L’influenza stagionale uccide circa mezzo milione di persone l’anno, ma vaccini migliori potrebbero ridurre questo numero,” ha detto Michael Lässig, un ricercatore coinvolto nel lavoro presso l’Istituto di Fisica Teorica dell’Università di Colonia. “Anche se questo studio ha ancora una certa distanza dalle applicazioni dirette, si tratta di un passo necessario verso il miglioramento dei metodi di previsione. Speriamo che aiuti a ottenere migliori vaccini contro l’influenza”, ha aggiunto Lässig.

Per realizzare questo anticipo, gli scienziati hanno analizzato le sequenze di DNA di migliaia di ceppi influenzali isolati da pazienti di tutto il mondo, fin dal 1968. Analizzando questo insieme di dati, i ricercatori sono stati in grado di determinare quali ceppi si sono più espansi in tutta la popolazione, e le mutazioni che avevano invece avuto meno successo.

Con questo metodo i ricercatori si sono accorti che le mutazioni che sopravvivono e replicano sono molte di più di quello che si è sempre pensato. Alcuni di questi virus competono e si espandono in tuta la popolazione, altri muoiono. Questo metodo permette di identificare le tendenze dei ceppi dei virus e comprenderne l’evoluzione. Così si può prevedere quali virus potrebbero avere più diffusione nella popolazione umana.

“Ogni anno, nuove preoccupazioni emergono in merito a ‘super’ influenze che hanno il potenziale di uccidere molte persone”, ha dichiarato Mark Johnston, direttore della rivista Genetics. “Questa ricerca stessa non eviterà che le persone si ammalino, ma potrebbe darci una visione dei  ceppi particolarmente pericolosi che potrebbero essere attivi in futuro. Con queste informazioni, potremmo essere in grado di sviluppare vaccini sempre più efficaci.”

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