Nel lontano 2007 la sperimentazione clinica di un nuovo candidato a vaccino contro l’HIV venne interrotta dopo che un’analisi indicò che il vaccino non funzionava come doveva. In un nuovo studio i ricercatori hanno scoperto che il vaccino poteva addirittura sortire l’effetto contrario, cioè aumentare il rischio di contrarre l’HIV.
Le analisi hanno indicato che il vaccino rendeva alcuni individui più suscettibili al virus HIV, in particolare negli individui che avevano anticorpi pre-esistenti ad una componente del vaccino, il sierotipo 5 dell’adenovirus (Ad5).
Un team di ricercatori guidati da Giuliana McElrath, presso il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, negli Stati Uniti, ha stabilito per la prima volta che un candidato vaccino può essere non solo inefficace, ma anceh essere dannoso per i pazienti.
Nei soggetti dello studio STEP, i ricercatori avrebbero infatti rilevato un gran numero di cellule immunitarie (linfociti T), sensibili all’Ad5, che impedivano al sistema immunitario di avere una risposta al virus HIV simile a quella nei soggetti che avevano poche cellule T sensibili all’Ad5 prima della vaccinazione.
Ancor più preoccupante, le cellule T Ad5-reattive sono attive anche contro adenovirus diversi, che vengono usati in alternativa all’Ad5 in altri candidati vaccini contro l’HIV. Questa scoperta implica che i vaccini basati su adenovirus diversi dall’Ad5 potrebbero non essere efficaci nei soggetti con un gran numero di cellule T Ad5-reattive .
Come notato da McElrath e colleghi, questa scoperta dovrà essere attentamente valutata in ogni futuro utilizzo clinico di vaccini basati su adenovirus, e non solo dei vaccini a base di Ad5. Ma un’attenta analisi del fenomeno – concludono i ricercatori – andrebbe presa in considerazione anche nei vaccini contro l’HIV non basati su adenovirus.
Invece fanno bene a pubblicare queste cose, così la gente si rende conto di quanto gli esperimenti sulle scimmie possano essere fuorvianti nello studio dell’ HIV.
Praticamente l’Ad5 fa da “navicella” per mettere a contatto il sistema immunitario con i geni del virus HIV in modo che il sistema immunitario produca anticorpi contro tali geni. Purtroppo però, contro l’Ad5 potrebbero esserci già degli anticorpi che attaccano l’Ad5 prima ancora che siano prodotti anticorpi contro i geni dell’HIV. Questo, potrebbe far affondare anche i progetti con il CMV, o altri tipi di “virus navicella” usati per altri “candidati-vaccini”.
Vabbeh, e allora? Nel mondo ci sono più di 100 studi in corso contro il virus HIV… mica tutti utilizzano l’Ad5 o virus innoqui come “navicella”… il vaccino spagnolo cosa usa? nel vaccino canadese hanno ricostruito il virus HIV, in forma innocua… quel tipo di vaccino non risente dei problemi dell’Ad5…
direi che tutto questo aiuta a far capire che non è vicinissimo il vaccino, così come pensato tanti creduloni, che sono poi portati a non usare il preservativo… tuttavia scritto così, come è atato scritto, ha solo l’effetto di spaventare! Andrebbe spiegato meglio… cmq ci sono tanti altri siti, che in altri articoli lasciano trapasrire anche informazioni sul vaccino, esempio: se i ricercatori hanno usato l’Ad5 o il CMV o altre modalità…
Ok, un percorso di ricerca di un vaccino nonha funzionato, mi domando una notizia così a che pro deve essere propinata?
Spaventare chi già vive col problema?
Che tipo di informazione sarebbe?
Tanto i medici e ricerctori le sanno queste cose, chi convive col problema necessita invece di pace mentale, non strumentalizzate ed utilizzate la paura del fantasma aids per aumetare le visite al sito, per cortesia, grazie…