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Nuovo polmone artificiale imita l’organo naturale ed usa normale aria invece di ossigeno

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.07.2011

PolmoniUn polmone artificiale costruito dai ricercatori Cleveland ha raggiunto l’efficienza simile a l’effettivo organo, utilizzando l’aria – e non l’ossigeno puro come gli attuali polmoni artificiali richiedono.

L’uso negli esseri umani è ancora lontano, ma per i malati di malattie polmonari (ben 200 milioni in tutto il mondo), il dispositivo è un passo importante verso la creazione di un polmone artificiale, facilmente trasportabile e impiantabile, ha dichiarato Joe Potkay, un assistente di ricerca in ingegneria elettrica e informatica alla Case Western Reserve University in USA. Potkay è l’autore principale dell’articolo che descrive il dispositivo nella rivista Lab on a Chip.

Gli scienziati hanno costruito il prototipo del dispositivo seguendo il modello del polmone naturale e hanno cercato di miniaturizzare l’apparechio. Il polmone artificiale viene riempito con la versione artificiale  dei vasi sanguigni, un materiale  traspirante in gomma, che si dirama fino a un diametro inferiore a un quarto del diametro del capello umano.

“Sulla base delle prestazioni del dispositivo attuale, si stima che una unità che potrebbe essere utilizzata per l’uomo sarebbe di circa 12 cm x 12 cm x 8 cm di altezza, pari a circa il volume del polmone umano. Inoltre, il dispositivo potrebbe essere guidato dal cuore e non richiederebbe una pompa meccanica,” ha detto Potkay.

Gli attuali sistemi di respirazione artificiale richiedono grosse bombole di ossigeno, che limitano la loro portabilità. A causa del loro inefficiente scambio di ossigeno, possono essere utilizzati solo su pazienti a riposo, e non attivi. E la durata del sistema si misura in giorni.

I ricercatori di Cleveland si sono invece focalizzati prima a migliorare l’efficienza e portabilità.

I ricercatori hanno prima costruito uno stampo con caratteristiche in miniatura e poi a strati in una gomma di silicone liquido che solidifica in capillari e alveoli artificiali, separati da canali d’aria e per il sangue da una membrana che permette la diffusione del gas.

Facendo i componenti sulla stessa scala del polmone naturale, il team è stato in grado di creare una grande superficie interna e un ottimo rapporto superficie-volume. I test con sangue di maiale mostrano che l’efficienza nello scambio di ossigeno è da tre a cinque volte superiore, il che permette loro di usare semplice aria invece di ossigeno puro come gas di ventilazione.

Squadra di Potkay sta ora collaborando con i ricercatori dei dipartimenti Case Western Reserve di ingegneria biomedica e ingegneria chimica per sviluppare un rivestimento per evitare intasamenti negli stretti capillari artificiali e sulle tecniche di costruzione necessarie per creare un polmone artificiale durevole e abbastanza grande per essere testato sui roditori con malattie polmonari.

Nel giro di un decennio il gruppo si aspetta di avere i polmoni artificiali umani già da essere utilizzati nei trial clinici su pazienti umani.

I ricercatori pensano anche alle possibili applicazioni, ad esempio nei pazienti che hanno subito un intervento ai polmoni, che potrebbero sfruttare i dispositivi consentendo ai loro polmoni malati a guarire, o forse impiantare uno di questi polmoni artificiali in casi gravi in attesa di un trapianto di polmone – un’attesa che dura, in media, più di un anno.

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