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OVS e UNAIDS insieme: magliette parlanti contro l’HIV

Cosa c'entra la moda con la prevenzione contro l'HIV? E' una delle iniziative di "Getting to zero" di Unlaids per parlare di prevenzione, e ha a che fare con un squadra di 11 figli d'arte che hanno realizzato magliette speciali che parlano dell'aids

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.11.2012

Cosa c’entra la moda con la prevenzione contro l’HIV? E’ una delle iniziative di “Getting to zero” di Unlaids per parlare di prevenzione, e ha a che fare con un squadra di 11 figli d’arte che hanno realizzato magliette speciali che parlano dell’aids.

AIDS

Dell’HIV si è smesso di parlare. Negli anni ’80 e ’90, in cui pure prevenzione si è fatta, si è parlato prevalentemente  di omosessuali e tossicodipendenti, lasciando intendere che alle persone “per bene” e “normali” non sarebbe mai potuto succedere di essere contagiate. E invece oggi i giovani fra i 15 e i 24 anni rappresentano il 40% dei contagiati dall’HIV, e le donne, secondo uno studio della LILA, non sono affatto informate e non si proteggono a sufficienza.

E’ per questo che UNAIDS, insieme con OVS ha lanciato la campagna delle T-shirt parlanti. Si tratta di magliette disegnate da 11 figli d’arte, Lavinia Biagiotti, Rachele Cavalli, Louis Marie de Castelbajac, Maria Sole Ferragamo, Marta Ferri, Alessandra Gucci, Alice Lemoine, Talitha Puri Negri, Lola Toscani, Rocco Toscani, Francesca Versace che saranno vendute nei negozi OVS. Il ricavato sarà devoluto ad UNAIDS.

Ma non è solo con il ricavato che le magliette aiuteranno nella prevenzione: le magliette, stampate in circa 60 mila pezzi, che saranno in vendita a partire da dicembre in tutti i negozi OVS, saranno un modo alternativo per parlare di HIV, un argomento ancora tabù fra i giovani, che però può costare, per un momento solo di distrazione, il contagio con il virus.

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