Secondo una nuova ricerca consumare tra le 2.100 e le 6.000 calorie al giorno può raddoppiare il rischio di perdita di memoria, o di decadimento cognitivo lieve (mild cognitive impairment – MCI), fra le persone di 70 anni o più. Lo studio è stato pubblicato oggi e sarà presentato presso il meeting annuale dell’American Academy of Neurology a New Orleans fra il 21 aprile e il 28 aprile 2012. Il MCI è lo stadio intermedio tra la normale perdita di memoria dovuta all’invecchiamento e la malattia di Alzheimer in stadio precoce.
“Abbiamo osservato che maggiore è la quantità di calorie consumate ogni giorno, più alto è il rischio di MCI”, ha detto l’autore dello studio Yonas Geda della Mayo Clinic di Scottsdale, Arizona e membro della American Academy of Neurology.
Lo studio ha coinvolto 1.233 persone di età compresa tra 70 e 89 anni. Di questi, 163 avevano la MCI. I partecipanti ha riferito la quantità di calorie che ingerivano in un questionario alimentare e sono stati divisi in tre gruppi uguali in base al loro consumo calorico giornaliero. Un terzo dei partecipanti consumava tra le 600 e le 1.526 calorie al giorno, un terzo tra le 1526 e le 2143 e un terzo tra le 2.143 e le 6.000 calorie al giorno.
Le probabilità di avere la MCI è più che raddoppiata per coloro che riportavano il più alto consumo di calorie rispetto a coloro che ne consumavano di meno. Non c’era invece alcuna differenza significativa per il gruppo di mezzo.
“Ridurre le calorie e mangiare alimenti che compongono una dieta sana può essere un modo semplice per prevenire la perdita di memoria con l’età”, ha detto Geda.