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Perché l’aspirina è efficace contro tumori

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 15.02.2012

AspirinaL’aspirina e alcuni altri farmaci potrebbero inibire la diffusione del cancro perché aiutano a spegnere le ‘autostrade’ chimiche che alimentano i tumori, hanno detto i ricercatori australiani martedì.

L’anno scorso, uno studio pubblicato sulla rivista medica The Lancet aveva rilevato che l’aspirina era in grado di ridurre i tassi di cancro di colon, prostata, polmone, cervello e gola se assunta su base giornaliera. Ora gli scienziati del Melbourne Peter MacCallum Cancer Centre hanno detto di aver scoperto come questo potrebbe avvenire: attraverso la riduzione della dilatazione dei vasi linfatici – la chiave per la trasmissione delle cellule metastatiche in tutto il corpo.

“Abbiamo dimostrato che molecole come l’aspirina potrebbero effettivamente funzionare, riducendo la dilatazione dei vasi linfatici e quindi  riducendo la capacità dei tumori di diffondersi in luoghi lontani dalla zona del tumore principale,” ha detto il ricercatore Steven Stacker.

I medici hanno a lungo sospettato che gli anti-infiammatori non-steroidei come l’aspirina possano aiutare a inibire la diffusione del cancro, ma ora sono in grado di individuare esattamente avviene questo processo.

Attraverso lo studio delle cellule nei vasi linfatici, i ricercatori hanno scoperto che un particolare gene modifica la sua espressione nei tumori che diffondono cellule metastatiche, ma non quando il cancro non è ancora diffuso.

I risultati, pubblicati sulla rivista Cancer Cell, rivela che il gene è la chiave di volta per comprendere il legame tra la crescita di un tumore e la via che causa infiammazione e dilatazione dei vasi linfatici in tutto il corpo.

Una volta che questi vasi si allargano, la loro capacità di agire come ‘autostrade’ dei tumori aumenta.

L’aspirina agisce riducendo la dilatazione dei vasi e facendo ridurre la diffusione del tumore. “Sembra che abbiamo trovato un punto cardine biochimico tra tutti questi diversi meccanismi”, ha detto Stacker.

La scoperta potrebbe portare a nuovi farmaci che potrebbero contribuire a contenere molti tumori solidi, compresi il cancro al seno e quello della prostata, così come potenzialmente fornire un “sistema di allarme precoce” prima che un tumore inizi a diffondersi.

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