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Possibili usi della curcumina contro il Parkinson

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 21.03.2012

Curcuma in polvereLa curcumina, un composto presente nella curcuma, si sta dimostrando efficace nel prevenire l’aggregazione di una proteina coinvolta nella malattia di Parkinson, secondo una ricerca della Michigan State University.

Un team di ricercatori guidato dal dottor  Ahmad Basir, aveva già dimostrato che  le proteine ​​alfa-sinucleina sono la causa dell’ aggregazione che è il primo passo verso alcune malattie come il Parkinson. Un nuovo studio condotto dal dottor Ahmad, che appare sull’ultimo numero del Journal of Biological Chemistry, dimostra che la curcumina può aiutare a prevenire questa aggregazione.

“La nostra ricerca dimostra che la curcumina può salvare le proteine ​​dall’ aggregazione, il primo passo verso  malattie molto debilitanti”, ha detto Lisa Lapidus, professore associato di fisica e astronomia, co-autore dello studio con Ahmad. “In particolare, la curcumina si lega fortemente alla alfa-sinucleina e impedisce l’aggregazione a temperature corporee”.

Le proteine ​​sono catene di amminoacidi che fanno gran parte del lavoro nelle cellule. Gli scienziati capiscono la struttura delle proteine, ma non sanno come si costruiscono. Lapidus sta cercando di far luce sulla questione studiando la velocità con cui le proteine ​​si costruiscono e la loro tendenza a raggrupparsi o a legarsi con altre proteine.

Quando la curcumina si unisce alla alfa-sinucleina non solo arresta la aggregazione, ma riconduce la proteina a riconfigurarsi.

Trovare un composto che può aiutare una proteina quando cominica ad aggregarsi potrebbe condurre gli scienziati a identificare i farmaci che possono curare alcune malattie.Comunque i ricercatori hanno detto che i medici non potranno prescrivere presto delle pillole alla curcumina: ci sarà bisogno di altre ricerche.

“L’utilità della curcumina come farmaco potrebbe essere molto limitata, in quanto non arriva nel cervello facilmente dove si svolge l’aggregazione”, ha detto Lapidus. “Ma questo tipo di studio rivela la possibilità della riconfigurazione e apre le porte per lo sviluppo di trattamenti farmacologici.”

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