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Allarme tanoressia, la voglia di abbronzatura che diventa malattia

Il 35% dei ragazzi non conosce i rischi legati all’uso dei lettini solari

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.05.2013

Con l’arrivo della bella stagione molti iniziano a preoccuparsi del colorito della pelle. Ma quello che una ricerca dell’Università di Napoli Federico II rivela è che la mania da abbronzatura può diventare una vera e propria malattia. Si chiama tanoressia e affligge sempre di più le fascie giovani della popolazione. A lanciare l’allarme sulla sua crescente diffusione è un team di ricerca coordinato da Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e dermatologia dell’ateneo napoletano.

Abbronzatura

Gli scienziati hanno analizzato il comportamento di 191 liceali di età compresa tra i 16 e i 19 anni. La ricerca che ha rivelato che circa il 17% degli adolescenti non ritiene di doversi proteggere dal Sole e che l’esposizione solare sia dannosa a causa della presenza di raggi ultravioletti. Inoltre, il 35% dei ragazzi non conosce i rischi legati all’uso dei lettini solari.

Tale inconsapevolezza – sottolinea Fabbrocini – espone i giovani al rischio di tumori della pelle. Un rischio assolutamente inutile, soprattutto se si pensa che per proteggersi dai raggi solari più aggressivi del sole estivo bastano pochi accorgimenti.

Fabbrocini avverte che la strada per una giusta predisposizione della pelle alla tanto ricercata esposizione solare consiste in tre passi fondamentali: pulire, tonificare e idratare. Queste azioni permettono alla pelle di proteggersi dai dannosi raggi UVA responsabili del foto invecchiamento ma non solo. 

Esse fanno sì che la pelle arrivi nello stato ideale per accogliere i raggi sani e proteggersi da quelli dannosi come i raggi Uva che, penetrando in profondità, sono responsabili del foto invecchiamento, di allergie solari e nei casi più gravi dei tumori della pelle.

In alcuni casi, ad esempio quando si ha una pelle delicata che è soggetta a eritemi solari, la protezione deve essere aumentata e anche assumere integratori che aiutino ad assimilare le sostanze di cui ha bisogno per evitare che la pelle reagisca al primo sole, aggiunge Fabbrocini.

Infine l’alimentazione: “Alcuni alimenti possono venire in nostro aiuto aumentando la produzione di melanina, proteggendo la pelle e limitando l’invecchiamento precoce della stessa. Bisogna quindi seguire una dieta ricca di antiossidanti che limitano il rischio di scottature e eritemi, prediligere alimenti contenenti vitamine per mantenere la pelle elastica e per combattere i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento.”

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