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Diagnosi precoce, ecco il nuovo test per tumore alla prostata

Un nuovo marker consentirà di scoprire prima un tumore alla prostata nei pazienti con PSA elevato (antigene prostatico specifico) limitando la biopsia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 20.11.2012

PSA, antigene prostatico specificoRoma – Un nuovo marker consentirà di scoprire prima un tumore alla prostata nei pazienti con PSA elevato (antigene prostatico specifico) e permettere in tal modo di limitare la biopsia riducendo i costi e i tempi di risposta. Il nuovo marker si chiama proPSA e sarà impiegato nel PHI, indice di salute prostatica, ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.

Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l’aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica.

Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L’incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all’aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l’incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000.

“Il PSA totale – spiega Laura la dott.ssa Laura Conti che dirige la struttura – è caratterizzato da una ridotta specificità per l’identificazione precoce del tumore prostatico.” Da qui la necessità di affiancare al PSA totale ed al PSA libero, il nuovo marcatore [-2]pro PSA e l’algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. “Il phi non sostituisce il test del PSA – sottolinea Conti – bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica.”

Il test, ora disponibile nei nostri Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione.

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