Gatti fluorescenti aiuteranno a combattere l’AIDS

Gli scienziati hanno creato tre gatti “luminosi”, geneticamente modificati per resistere al virus dell’immunodeficienza felina (FIV), una svolta che dicono potrebbe favorire la ricerca sull’AIDS.

Un team presso la Mayo Clinic College of Medicine di Minnesota dice infatti che i gatti geneticamente modificati, chiamati TgCat1, TgCat2 e TgCat3, emettono un bagliore verde se sottoposti alla luce ultravioletta, a causa di una modifica nel loro codice genetico che permette loro di codificare una proteina fluorescente, la famosa proteina verde fluorescente (GFP) proveniente dalle meduse.

I gatti inoltre portano un gene extra ceh viene questa volta dalle scimmie, il TRIMCyp, che protegge i macachi rhesus dalle infezioni da FIV, un virus responsabile dell’analogo felino dell’AIDS, dicono gli scienziati.

Fornendo il gene ai gatti, il team spera di offrire protezione agli animali dall’FIV. La ricerca potrebbe aiutare gli scienziati sviluppare e testare approcci simili per proteggere gli esseri umani dall’infezione da HIV.

Nessun pericolo per i gatti. L’aggiunta del gene che permette la sintesi della proteina verde fluorescente non comporta problemi negli organismi ospiti, in altre parole i gatti vivranno una vita normalissima. Il motivo per cui viene inserita la proteina verde fluorescente nel codice genetico di un animale è per osservare “in vivo” i percorsi metabolici delle cellule.

Per quanto riguarda la protezione da FIV, “gli animali hanno chiaramente il gene protettivo espresso in tutti i loro tessuti, compresi i linfonodi, il timo e la milza. Questo è cruciale perché è lì che la malattia accade realmente, e dove si vede la distruzione di cellule T, il bersaglio dell’HIV negli esseri umani”, ha detto Eric Poeschla, che ha guidato la squadra.