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Guardare il tuo corpo riduce il dolore

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.02.2011

DoloreBasta guardare il tuo corpo per ridurre il dolore, secondo una nuova ricerca condotta da scienziati dell’UCL (University College London) e dell’Università di Milano-Bicocca.

Pubblicata sulla rivista Psychological Science, la ricerca mostra che guardare la propria mano riduce il dolore provato quando un oggetto caldo tocca la pelle. Inoltre, il livello di dolore dipende da quanto grande la mano sembrava – più grande appare la mano al soggetto, maggiore è l’effetto di riduzione del dolore.

Flavia Mancini, il primo autore dello studio, ha dichiarato: “L’immagine che il nostro cercello si fa del nostro corpo ha un forte effetto sul livello di esperienza del dolore. Inoltre, il modo in cui il corpo è rappresentato influenza il livello di dolore provato.”

Durante l’esperimento, a 18 partecipanti è stata applicata una sonda termica sulla mano sinistra. La temperatura della sonda è stata gradualmente aumentata, ed i partecipanti potevano fermare il calore premendo un pedale, non appena avessero  iniziato a sentire dolore. Gli scienziati hanno usato una serie di specchi per manipolare ciò che i partecipanti vedevano durante l’esperimento. I partecipanti hanno sempre guardato verso la mano sinistra, ma essi potevano vedere o la loro mano o un modello di legno che era messo nella stessa posizione della mano.

Il team ha scoperto che semplicemente visualizzare la mano riduceva i livelli di dolore: la soglia del dolore è stata di circa 3 °C più alta quando si guardava la mano, rispetto a quando si osservava un altro oggetto.

Successivamente, il team ha utilizzato specchi concavi e convessi per mostrare la mano ingrandita o ridotta di dimensioni. Quando la mano veniva vista ingrandita, i partecipanti riuscivano a tollerare un maggior grado di calore dalla sonda prima di segnalare il dolore. Quando la mano veniva visualizzata inferiore alla sua dimensione reale, i partecipanti riportavano dolore a temperature più basse rispetto a quando vedevano la mano nella sua dimensione normale.

Ciò suggerisce che l’esperienza del dolore nasce in alcune parti del cervello che rappresentano la dimensione del corpo. Il ‘trucco visivo’ di ingrandire o diminuire le dimensioni delle mani dei partecipanti allo studio potrebbe aver influito sulle mappe spaziali che il cervello si è fatto della pelle. I risultati suggeriscono che il trattamento del dolore è strettamente legato a queste mappe cerebrali della pelle.

Il professor Patrick Haggard ha dichiarato: “Molte terapie psicologiche del dolore si focalizzano sullo stimolo doloroso, ad esempio cercando di cambiare le aspettative, o mediante l’insegnamento di tecniche di distrazione dal dolore stesso. Tuttavia, pensare non allo stimolo che causa dolore, ma ad esempio allo stesso corpo, può avere nuove implicazioni terapeutiche. Ad esempio, quando un bambino va dal medico per un esame del sangue, diciamo loro che la puntura farà meno male se non guardano l’ago. I nostri risultati suggeriscono  proprio il contrario, cioè che dovrebbero guardare il loro braccio. Piccola complicazione: si dovrebbe evitare di far vedere loro l’ago!”.

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