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Resistenza agli antibiotici, per scienziati scenario apocalittico

Scenario apocalittico incombe sulla nostra civiltà se non agiamo ora, dicono gli esperti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.03.2013

Ricercatori inglesi hanno lanciato l’allarme in occasione del piano d’azione contro la resistenza agli antibiotici del Regno Unito. La resistenza agli antibiotici è un fatto inevitabile, e i governi devono agire ora per evitare conseguenze catastrofiche tra pochi decenni.

batteri

Le stime attuali indicano che la resistenza agli antibiotici è un problema relativamente poco costoso, scrivono, ma tali stime non tengono conto del fatto che i farmaci antimicrobici sono parte integrante della sanità moderna. Ad esempio, gli antibiotici vengono somministrati in maniera standard ai pazienti sottoposti ad intervento chirurgico, alle donne che ricevono un taglio cesareo e a coloro che vengono trattati contro il cancro.

“Dalla culla alla tomba, gli antimicrobici sono diventati fondamentali per la tutela della salute generale delle società umane”, scrivono.

Anche se è difficile prevedere l’onere economico della probabile crescita del problema della resistenza agli antibiotici da parte di diversi batteri, i ricercatori credono che il costo sia attualmente sottostimato e che stia dando un’illusoria tranquillità.  Sempre secondo i ricercatori, occorre che l’attenzione e le risorse sufficienti siano dedicate a risolvere il problema al più presto.

Ad esempio, i tassi di infezione attualmente presenti nei pazienti sottoposti a sostituzione dell’anca sono 0,5-2%, quindi la maggior parte dei pazienti guarisce senza infezione, e coloro che hanno una infezione vengono trattati con successo. Ma gli autori stimano che, senza antibiotici, il tasso di infezione postoperatoria potrebbe arrivare al 40-50% e circa il 30% di chi contrarebbe una tale infezione potrebbe morire.

Mentre i ricercatori ammettono che questa è un’analisi semplicistica, ripetono che “la usiamo come esempio per illustrare e provocare, per sottolineare il fatto che i tassi di infezione e le loro conseguenze in termini di costi dei servizi sanitari e di salute umana possono essere inimmaginabili.”

Un cambiamento di cultura e azioni immediate sono necessari per pianificare un futuro in cui la resistenza agli attuali antibiotici è inevitabile. “Aspettare che il problema diventi critico può significare aspettare fino a quando sarà troppo tardi. E’ sbagliato attendere una catastrofe, anche se ci auguriamo che non avvenga mai”.

In un editoriale di accompagnamento alla loro ricerca, i professori Anthony Kessel e Mike Sharland dicono che la strategia del Regno Unito contro la resistenza antimicrobica “rappresenta un passo importante sia nel riconoscere che nel rispondere a questa minaccia.”

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