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Scoperta di Rita Levi Montalcini utile contro l’infertilità

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.08.2012

La proteina OIF Crediti: Università di Saskatchewan

Secondo una nuova ricerca pubblicata su PNAS una proteina, la NGF ( Nerve Growth Factor)  scoperta da Rita Levi Montalcini insieme con lo scienziato statunitense Stanley Cohen nei primi anni ’50, e per i quali ricevettero il premio nobel nell’86, ha un ruolo importante nella ricerca sulla fertilità.

Un team internazionale di scienziati guidato da Gregg Adams presso l’Università di Saskatchewan ha scoperto che una proteina contenuta nello sperma agisce sul cervello femminile provocando l’ovulazione, ed è la stessa molecola che regola la crescita, le funzioni e la sopravvivenza delle cellule nervose.

I mammiferi maschi hanno ghiandole sessuali accessorie che contribuiscono al liquido seminale , ma il ruolo di questo fluido e le ghiandole che lo producono non erano ben compresi.

“Dai risultati della nostra ricerca, ora sappiamo che queste ghiandole producono grandi quantità di una proteina che ha un effetto diretto sulle femmine”, dice Adams, professore di scienze biomediche veterinarie presso la Facolta  di Medicina Veterinaria dell’Università di Saskatchewan.

Il team ha caratterizzato la proteina, chiamata fattore che induce l’ovulazione-(OIF), che è stata trovata nello sperma di tutte le specie di mammiferi analizzate  finora. Ricercando questa proteina la squadra ha isolato l’OIF in mezzo a migliaia di altre proteine, tra cui il fattore di crescita nervoso (NGF) che si trova principalmente nelle cellule nervose di tutto il corpo.

“Con nostra sorpresa, abbiamo scoperto che sono la stessa molecola”, ha spiegato Adams. “Ancora più sorprendente è che gli effetti dell’ NGF nella femmina non siano stati rilevati in precedenza, dal momento che è così abbondante nel plasma seminale.”

L’OIF / NGF potrebbe funzionare in modo diverso da animale ad animale, ma è presente in tutti i mammiferi studiati fino ad ora, dai lama, ai bovini e ai koala, ai suini, conigli, topi, e agli esseri umani. Ciò implica che abbiano un ruolo importante nella riproduzione in tutti i mammiferi. Proprio il funzionamento, il suo ruolo in diverse specie, e la sua rilevanza clinica nella sterilità umana sono alcune delle domande che rimangono senza risposta.

L’OIF / NGF nel seme maschile agisce come un segnale ormonale, operando attraverso l’ipotalamo del cervello femminile e la ghiandola pituitaria. Questo stimola il rilascio di altri ormoni che segnalano alle ovaie di rilasciare un ovulo (o gli ovuli a seconda della specie).

In questo ultimo studio, il team ha esaminato due specie: i lama e i bovini. Nei lama l’ovulazione è indotta cioè avviene  solo quando le femmine sono state inseminate. Le mucche – e gli esseri umani – sono “ovulatori spontanei”, il che significa che un accumulo di ormoni regolare stimola il rilascio di un ovulo.

“L’idea che una sostanza nel liquido seminale di un mammifero abbia un effetto diretto sul cervello femminile è nuova”, spiega Adams. “Quest’ ultima scoperta amplia la nostra comprensione dei meccanismi che regolano l’ovulazione e solleva alcune questioni interessanti sulla fertilità.”

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