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Sì alle staminali per il piccolo Daniele

Si allunga la lista dei bambini che possono accedere di nuovo alle cure con le staminali. Ieri finalmente è toccato al piccolo Daniele grazie ad un'ordinanza del Giudice di Matera.

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.09.2012

Si allunga la lista dei bambini che possono accedere di nuovo alle cure con le staminali. Ieri finalmente è toccato al piccolo Daniele grazie ad un’ordinanza del Giudice di Matera.

Dopo il blocco del TAR di Brescia alla sospensione delle cure con le staminali imposto dall’AIFA, i genitori di Daniele a maggio hanno fatto ricorso al giudice civile per riprendere temporanemanete e d’urgenza la terapia. Il provvedimento del giudice Roberto Spagnuolo, che ha dato l’ok, è però solo temporaneo e si attende la sentenza definitiva per il 5 ottobre.

Il piccolo Daniele soffre di una rara malattia, il morbo di Niemann-Pick, che provoca un deficit nutrizionale. Per questo il bambino deve essere nutrito con un sondino. Ma già nel week-end scorso le sue condizioni erano talmente gravi che all’ospedale non potevano più aiutarlo. L’assessore regionale alla Sanità della Basilicata, Attilio Martorano, ha dichiarato: “Ho appreso con gioia la notizia della sentenza del giudice del lavoro di Matera. Al di là delle discussioni di natura deontologica e scientifica sull’opportunità di somministrare o meno cure sperimentali come quelle che interessano il piccolo Daniele – ha proseguito Martorano -, non bisogna perdere di vista che il diritto alla salute va tutelato e garantito in tutte le forme e per ogni cittadino. Il diritto alla salute è imperativo, imprescindibile e inalienabile. Sono vicino ai familiari di Daniele in questo delicato momento ed esprimo apprezzamento per la tenacia e la dignità con cui hanno condotto questa battaglia legale”

Il bambino sarà quindi portato a Brescia e ricomincerà secondo le tempistiche relative al suo caso, le cure che gli sono necessarie. Nel frattempo, per gli altri casi, si è in attesa del sì definitivo per la piccola Smeralda di Catania, così come già avvenuto per Celeste.

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