Negli esseri umani, questo gene è conosciuto come FGF20, ed è stato associato alla sordità ereditaria.
Il risultato, pubblicato online il 3 gennaio 2012 nella rivista PLoS Biology, dimostrano che la disattivazione del gene provoca una perdita delle cellule ciliate esterne, un tipo speciale di cellule sensoriali dell’orecchio interno responsabili per amplificare il suono. Mentre circa i due terzi delle cellule ciliate esterne mancavano nei topi senza FGF20, il numero di cellule ciliate interne (responsabile per la trasmissione del segnale amplificato al cervello), è apparso normale.
“Questa è la prima evidenza che le cellule ciliate interne ed esterne si sviluppano in modo indipendente”, dice il primo autore Sung-Ho Huh. “Questo è importante perché la maggior parte della perdita dell’udito legata all’età e indotta dal rumore è dovuta alla perdita delle cellule ciliate esterne.”
I ricercatori ipotizzano che la scoperta del ruolo del gene FGF20 sarà un passo necessario verso la rigenerazione delle cellule ciliate esterne nei mammiferi, e che questo percorso potrà aiutare a comprendere perché i mammiferi, a differenza degli uccelli e di altri vertebrati, sono incapaci di ripristinare la capacità dell’udito naturalmente.
Oltre che ad essere un semplice interruttore, Ornitz e i suoi colleghi hanno scoperto che l’attivazione del gene FGF20 (o il suo equivalente chimico, FGF9) deve avvenire entro il 14° giorno di sviluppo embrionale per produrre un normale orecchio interno. Se avviene dal 15° giorno o più tardi, l’orecchio interno non si sviluppa in modo corretto.