Da un’analisi di quasi 100 studi che includevano circa 3 milioni di adulti, in sovrappeso e con obesità di diversa entità, è risultato che mentre all’obesità è associato un più alto rischio di morte con diverse percentuali di rischio, al sovrappeso è associato un minore rischio di morte. Ne viene fuori un paradosso , che gli esperti devono ancora studiare, ma dal quale emergerebbe che essere in sovrappeso non comporterebbe rischi, ma anzi potrebbe allungare la vita. La ricerca è pubblicata sulla rivista JAMA.
“Le stime dei rischi relativi di mortalità associati con il peso normale, il sovrappeso e l’obesità possono contribuire a informare il processo decisionale in ambito clinico,” secondo le informazioni riportate nell’articolo.
Katherine M. Flegal, del Centro nazionale per le statistiche sulla salute, dei Centri per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione, di Hyattsville, nel Maryland, e i suoi colleghi hanno condotto uno studio per compilare e riassumere tutte le analisi pubblicate su indice di massa corporea (BMI) e mortalità per tutte le cause che forniscono una hazard ratio (HR) per le normali categorie di BMI. Per la revisione e la meta-analisi, i ricercatori hanno identificato 97 studi che hanno soddisfatto i criteri di inclusione che, e che hanno fornito una dimensione totale del campione di più di 2.880.000 individui e più di 270,000 decessi. I partecipanti provenivano da Stati Uniti e Canada (n = 41 studi), Europa (n = 37), Australia (n = 7), Cina o Taiwan (n = 4), Giappone (n = 2), Brasile ( n = 2), Israele (n = 2), India (n = l), e iMessico (n = l).
I ricercatori hanno scoperto che coloro che sono in sovrappeso hanno un rischio di morte minore del 6%, gli obesi invece hanno un rischio aumentato del 18 per cento, ma per l’obesità di grado 1 il rischio è minore del 5%, mentre per le obesità di grado 2 e 3 il rischio è aumentato del 29%.
Secondo i ricercatori i dati potrebbero spiegarsi attraverso il fattoc he coloro che sono obesi, ma non in maniera grave, possono ricevere adeguati trattamenti per tempo in modo da preservare in maniera più efficace la propria salute beneficiando di maggiori riserve metaboliche. Inoltre, affrontare malattie e operazioni con un fisico robusto piuttosto che con una magro, può essere una facilitazione.