La trasmissione Presa Diretta andata in onda lunedì scorso su Rai Tre e condotta dal giornalista Riccardo Iacona, si è occupata del Metodo Stamina. La trasmissione, riportando le testimonianze di pazienti del professor Davide Vannoni, inventore del metodo, che con i loro racconti hanno gettato molte ombre sulle operazioni portate avanti da Davide Vannoni e il dottor Andolino, suo collaboratore, hanno scatenato nuove reazioni da parte di Vannoni, che tramite facebook parla di macchina del fango.
Avevamo anticipato insieme ad altri giornali i contenuti delle testimonianze di queste persone che, Cesare Vona, raccontano di aver ricevuto l’infusione di staminali in un centro estetico a San Marino e senza anestesia. Vona, dopo l’iniezione, ha avuto un attacco epilettico e si è salvato solo grazie alla presenza di un suo caro amico che l’aveva accompagnato.
Anche i genitori di Nicole, piccola affetta da una grave paralisi, raccontano delle false promesse di Vannoni, di una iniezione fatta senza anestesia, degli attacchi di nausea e vomito, e purtroppo, dei 50.000 euro che hanno dovuto pagare e per i quali hanno aperto un mutuo.
Ampio spazio è stato dato alla comunità scientifica. La Senatrice a vita, professoressa Elena Cattaneo e il professor Paolo Bianco, dell’università La Sapienza di Roma, hanno spiegato perchè il metodo Stamina, non ha nessun fondamento scientifico (Vannoni è laureato in psicologia e non in medicina). Ha parlato di “intrugli”, la professoressa Cattaneo premiata insieme a Paolo Bianco e Michele De Luca con il Public Service Award della International Society for Stem Cell Research ISSCR (USA). I tre, primi europei a essere insigniti del riconoscimento – sono stati premiati per il loro impegno pubblico e la loro opera di instancabile divulgazione in difesa dei più rigorosi standard scientifici e medici nel recente dibattito sulle terapie a base di cellule staminali.
Vannoni, dal suo profilo facebook, ha subito rilanciato, parlando di macchina del fango: “Le vittime principali di questa campagna di disinformazione sono soprattutto le famiglie dei pazienti in cura e quelli in lista di attesa che stanno vivendo giorni di angoscia nella paura che Brescia venga bloccata.
A loro, alle loro speranze e alle loro paure va la mia più grande solidarietà.”
Poi Vannoni spiega che i soldi di cui parlano i malati sono stati utilizzati per mandare avanti la struttura di Stamina Foundation. Iacona invece nella trasmissione ha ribadito più volte come Vannoni sia sembrato molto più interessato ai soldi che non alla salute dei pazienti.
Ora saranno i risultati delle indagini del Pm torinese Raffaele Guariniello a decidere sulle gravi accuse che pesano su Vannoni e altri indagati, più di una decina: si tratterebbe di associazione per delinquere finalizzata alla somministrazione di farmaci imperfetti e pericolosi per la salute pubblica e truffa, e a queste accuse potrebbe aggiungersi anche quella per omicidio colposo.
Nel frattempo anche il nuovo Comitato scientifico dovrà pronunciarsi sul metodo. Restiamo dunque in attesa del parere di scienziati e giudici.