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Stare con i coetanei aiuta i bambini con sindrome dello spettro autistico

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.12.2011

La formazione con i coetanei migliora gli esiti sociali per alcuni bambini con ASD.

I bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) che frequentano regolari lezioni a scuola hanno più probabilità di migliorare le loro abilità sociali, se i loro coetanei imparano ad interagire con loro .  Lo studio è stato pubblicato  il 28 novembre scorso sul Journal of Child Psychology and Psychiatry.

“La vita reale non è ciò che succede in un laboratorio, ma pochi studi di ricerca riflettono su questo”, ha dichiarato Thomas R. Insel, direttore del National Institute of Mental Health (NIMH). “Come dimostra questo studio,  l’ambiente nel quale una persona si muove può migliorare gli esiti del trattamento.”

Il tipo più comune di intervento sociale sulle competenze per i bambini con ASD è la formazione diretta di un gruppo di bambini con problemi sociali, che possono avere diversi disturbi e possono provenire da diverse classi o scuole. L’intervento di solito si svolge in una clinica. Altri tipi di intervento si focalizzano sulla formazione dei compagni su come interagire con coloro che hanno difficoltà con le relazioni sociali. Entrambi i tipi di intervento hanno mostrato risultati positivi negli studi, ma nessuno ha dimostrato che possano essere efficaci in contesti comunitari.

Connie Kasari, della University of California, Los Angeles e i suoi colleghi hanno confrontato diversi interventi tra 60 bambini, di età compresa fra i 6 e gli 11 anni con ASD. Tutti i bambini sono stati integrati nelle classi regolari per almeno l’80 per cento della giornata scolastica.

I bambini sono stati randomizzati in: coloro che hanno ricevuto solo un trattamento con un educatore, color che non hanno ricevuto nessun trattamento e  coloro che hanno passato del tempo con dei coetanei a cui era stato insegnato come comportarsi con i coetanei con ASD. Le due fasi hanno portato a quattro categorie di intervento, ognuno con 15 bambini che avevano ASD:

* Incentrata sul bambino: diretto, un bambino e un educatore imparano a conversare o a fare un gioco
* Mediata dai compagni:Gruppi composti da tre bambini e un bambino con ASD. Non praticano nessuna abilità sociale , ma ai bambini è stato insegnato come relazionarsi con il compagno con ASD
* Entrambi gli intervenit, sia il primo che il secondo
* Nessun intervento.

E’ stato dato spazio a tutti gli interventi  per 20 minuti due volte a settimana per sei settimane. E’ stato condotto  un follow-up  dopo 12 settimane e alla fine dello studio. Dopo la fase di follow-up, tutti i bambini con ASD che non avevano ricevuto nessun intervento sono stati nuovamente inseriti in una delle altre categorie.

I bambini con ASD i cui coetanei avevano ricevuto una formazione, compresi quelli che avevano ricevuto anche l’intervento incentrato sul bambino – hanno trascorso meno tempo da soli a giocare e hanno definito come amici più compagni di classe, rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto un intervento solo incentrato sul bambino. Gli insegnanti inoltre hanno riferito che i bambini con ASD nei gruppi con i coetanei hanno mostrato significativi miglioramenti nelle abilità sociali dopo l’intervento.

Al follow-up, i bambini con ASD dei gruppi con i coetanei hanno continuato a mostrare una maggiore connessioni sociale, nonostante alcuni dei bambini avessero cambiato classe con il nuovo anno scolastico e si trovassero quindi con diversi coetanei.

Secondo i ricercatori, i risultati suggeriscono che l’intervento dei coetanei è in grado di fornire risultati migliori e più persistenti degli interventi focalizzati solo sul bambino.

In aggiunta ai vantaggi degli interventi mediati dai bambini, i ricercatori hanno notato diverse aree di miglioramento. Per esempio, l’impegno tra i coetanei  ha aiutato i bambini con ASD ad essere meno isolati nel gioco, ma non ha determinato un miglioramento in tutte le aree del comportamento nei giochi, come ad esempio il rispetto del turno nei giochi o l’impegnarsi in conversazioni ed altre attività congiunte. Inoltre, nonostante una maggiore inclusione nel circolo sociale e un impegno più frequente da parte dei loro coetanei, i bambini con ASD hanno continuato a definire amici pochi coetanei.

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