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Tagli alla sanità: sempre di più i cittadini in difficoltà

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.07.2013

E’ stato presentato questa mattina, al Ministero della Salute, il rapporto nazionale Pit-Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. Il rapporto si intitola «Meno sanità per tutti. La riforma strisciante». Sono sempre di più i cittadini che sono costretti a rinunciare alle visite perchè tropo costose o perchè sarebbe possibile farle solo dopo un’attesa troppo lunga.

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I tagli ai servizi sanitari hanno effetti gravi secondo la relazione presentata stamattina. Sono sempre di più infatti i cittadini che rinunciano o rimandano le cure fino all’ultimo momento perchè i costi sono troppo alti.
«Oggi capita che i pazienti rinuncino a curarsi o ritardino fino al momento in cui non possono più farne a meno» denuncia Tonino Aceti, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato. Infatti l’anno scorso più di un cittadino su dieci che si è rivolto al Tribunale ha segnalato quanto siano costosi prestazioni, farmaci e visite.

Le attese per fare visite ed esami sono poi lunghissime, e non ha nessuna importanza la gravità della malattia. Si può attendere fino ad un anno per una mammografia e fino a 6-7 mesi per una visita oncologica. Attese impossibili anche per la cardiologia.
«Le attese continuano ad essere lunghe anche in aree delicate come l’oncologia e la cardiologia e, da un anno all’altro, le segnalazioni per le prestazioni di radiologia sono aumentate dal 15,4% al 24%» fa notare Valeria Fava, consulente del Pit salute.

Il Pit riceve segnalazioni sulla malasanità in oltre il 17% delle chiamate. Inoltre ci sono disservizi e lentezze per ottenere invalidità e per l’esenzione dai ticket nel caso di malattie rare.

«Un dato preoccupante riguarda l’aumento delle denunce sulle condizioni delle strutture sanitarie: macchinari rotti, ambienti fatiscenti, cattive condizioni igieniche – sottolinea Fava – . Rimangono pressoché invariate, ma ancora consistenti le segnalazioni sulle disattenzioni del personale sanitario, ovvero tutti quei comportamenti che, pur non avendo causato un danno, rappresentano procedure non congrue e potenzialmente rischiose».

I cittadini inoltre segnalano lunghe attese al pronto soccorso e l’impossibilitò di essere ricoverati a causa dei tagli dei posti letto.

«Non sono sostenibili ulteriori tagli al Fondo sanitario nazionale, ha concluso Tonino Aceti. Una riforma “strisciante”, che non ha coinvolto né operatori sanitari né associazioni di pazienti sta rendendo inaccessibile il Servizio sanitario pubblico. Occorre allora una riforma vera e garantire dappertutto, aggiornandoli, Livelli essenziali di assistenza e nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili. Come pure non è più rimandabile la revisione dell’elenco delle patologie croniche e l’aggiornamento di quelle rare. In gioco c’è la vita delle persone e per questo chiediamo al ministro della Salute di coinvolgere anche i pazienti e le associazioni che li rappresentano nell’iter per il nuovo Patto per la Salute».

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  • mariapia Scapparini scrive:

    Sono sempre più disgustata da questa situazione che va sempre peggiorando e che purtroppo non riguarda soltanto la Sanità. Siamo veramente sul pianeta del contrario. A chi paga regolarmente le tasse, a chi vive nella legalità, vengono sottratti i servizi anche essenziali, e aumentati i tributi. Ribadisco che questo è il pianeta del contrario. La criminalità è al potere, il truffatore trionfa, l’ingiustizia alberga. dobbiamo ribellarci o soccomberemo.