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Tubercolosi si trasmette dai gatti all’uomo

Accertati due casi di trasmissione di tubercolosi da gatto a uomo in Inghilterra. Le persone colpite reagiscono bene agli antibiotici, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.03.2014

A partire dalla fine del 2012 i veterinari del Berkshire e dell’Hampshire a Londra avevano rilevato un’epidemia di TBC bovina, (mycobacterium bovis), in 9 gatti che vivevano per la maggior parte molto vicini un all’altro.

Gatto e tubercolosi

Sottoponendo una parte di coloro che erano stati a contatto con il gatto ad analisi per rilevare i contagi, sono stati scoperti due casi di TBC latente e due casi di contagio che però rispondono bene alla cura con antibiotici. Le persone sottoposte a controllo sono state 24 su 39, infatti non tutto hanno accettato di sottoporsi a controlli. Secondo gli esperti si tratterebbe del primo caso accertato di trasmissione da felino a uomo, confermato dalle analisi che hanno rivelato un’infezione dallo stesso ceppo.

Finora la trasmissione ai gatti della TBC era sempre stato considerato un evento raro. Gli esperti sostengono che il pericolo di trasmissione da felino a uomo resti comunque bassissimo. 

Sui gatti contagiati sono state trovate diverse ferite ed  è quindi probabile che i gatti si siano contagiati fra loro in questo modo. Riguardo al contagio con i padroni, invece, potrebbe essere avvenuto tramite la saliva.

L’attenzione sulla tubercolosi è sempre più alta a livello globale. Infatti non è più possibile considerarla una malattia del passato in quanto uccide più di un milione di persone all’anno e sono un milione i bambini e i ragazzi che si ammalano ogni anno. 

La tubercolosi sta diventando potenzialmente più pericolosa da quando sta diventando resistente, così come accertato da numerose ricerche. Per superare l’empasse della resistenza sarebbero necessarie nuove ricerche, ma l’OMS ha già denunciato come i finanziamenti alle ricerche non siano sufficienti. Eppure i costi non affrontati in termini di finanziamento alle ricerche peseranno probabilmente sulle tasche dei paesi. 

La tubercolosi è una malattia difficile da debellare che si cura lentamente, per questo i costi sono elevati e nei paesi ricchi sono tutti a carica del Servizio Sanitario Nazionale. Nei paesi poveri, che non possono affrontare costi simili, le cure non adeguate causano il diffondersi della malattia.

Ad oggi anche i test diagnostici non sono efficaci: quello che in uso da ormai più di un secolo non è affidabile. Un nuovo test, con un maggiore grado di affidabilità, ha costi che non sono sostenibili su grandi numeri. Anche questo, perciò, sarebbe argomento per la ricerca, laddove potesse essere adeguatamente finanziata.

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