Una nuova ricerca sull’influenza aviaria mostra che il pericoloso virus può mutare e diventare facilmente trasmissibile (ma per ora è vero solo tra i furetti). La ricerca ha diviso la comunità scientifica tra favorevoli e contrari alla sua pubblicazione, a causa del fatto che il virus è stato sintetizzato dagli scienziati.
La ragione avanzata dal team di scienziati guidati dal virologo Ron Fouchier della Erasmus Medical Centre di Rotterdam, Olanda, è che è meglio sapere prima e soprattutto nel chiuso di un laboratorio cosa il virus dell’influenza aviaria potrebbe diventare con la mutazione di appena 5 geni.
La necessità sarebbe quindi quella di contrastare l’influenza conoscendo in anticipo i possibili percorsi che il virus H5N1 dovrebbe richiedere fino a diventare un tipo di virus che può diffondersi facilmente tra le persone in natura. Il virus sintetico, se mantenesse la mortalità dell’attuale versione dell’H5N1, potrebbe uccidere metà della popolazione mondiale, 3,5 miliardi di persone, ma è solo un’ipotesi molto azzardata.
Ciò che ha allarmato gli esperti di biosicurezza sono i particolari trapelati. Con appena 5 modifiche al genoma del virus H5N1, i ricercatori hanno sperimentato un’aumento della contagiosità tra i furetti del 50% dei soggetti entrati in contatto col virus.
Poiché il sistema immunitario dei furetti è – incredibile ma vero – simile a quello umano, il rischio che un simile virus possa essere diffuso nell’ambiente esterno per incidente o a causa di un atto terroristico metterebbe la popolazione in pericolo. Il bioterrorismo, non a caso, è infatti una delle priorità e delle più grosse preoccupazioni dei governi di tutto il mondo.
L’influenza H5N1 attualmente non si trasmette facilmente da persona a persona. Ad oggi ci sono stati solo 570 casi confermati di infezione da H5N1 in 15 paesi e 335 di queste persone sono morte.
Molti scienziati hanno chiesto che la ricerca non venga pubblicata con i dettagli di come ottenere il virus modificato geneticamente, uno strappo alla regola della trasparenza nel mondo accademico che fa tornare indietro nel tempo, quando la paura per l’energia atomica poneva gli stessi dilemmi tra i fisici.
ecco come l’uomo si autodistruggerà… vergogna….