Diventano 4 i satelliti del progetto Galileo in orbita attorno alla Terra con il lancio, venerdì 12 ottobre, di un vettore Soyuz dalla Guyana francese. Il progetto europeo permetterà la costruzione di un sistema di navigazione satellitare che sarà totalmente operativo entro il 2018. Con il terzo e il quarto satellite il sistema globale di navigazione satellitare Galileo potrà iniziare i test di funzionamento.
Il lanciatore Soyuz, gestito dall’agenzia Arianespace, è decollato alle 18:15 di venerdì dal Centro Spaziale della Guyana francese, in America Latina.
Tutte le fasi del decollo della Soyuz sono state eseguite come previsto fino a quando lo stadio superiore Fregat-MT ha rilasciato i due satelliti Galileo nella loro orbita a ben 23 mila chilometri di altitudine, dopo 3 ore e 45 minuti dal decollo.
I due satelliti sono stati costruiti da un consorzio guidato da Astrium come primo contractor, e con Thales Alenia Space con il compito di assemblaggio, integrazione e test.
Le operazioni sono gestite anche dall’italiana Telespazio, che ha sede nel Fucino, in Abruzzo.
Dopo i controlli iniziali, il controllo dei due satelliti passerà ai centri di controllo di Galileo a Oberpfaffenhofen, in Germania, e nel Fucino, appunto, per completare i test di convalida del servizio satellitare Galileo.
Con quattro satelliti identici ora in orbita, l’ESA sarà già in grado di dimostrare le prestazioni del sistema di posizionamento Galileo, molto prima che verrà completata la messa in orbita dei restanti 26 satelliti, prevista per il 2018.
“Dall primo lancio di un anno fa, la tecnologia di Galileo ha dimostrato già le sue capacità in orbita”, ha dichiarato Didier Faivre, direttore del Programma Galileo e della Navigazione dell’ESA.
“Grazie ai satelliti lanciati oggi, la fase di test sarà completata e si aprirà la strada per una rapida distribuzione su vasta scala della costellazione. Alla fine del 2014, ci saranno secondo i programmi 18 satelliti attorno alla Terra, per cui i servizi satellitari per i clienti europei potranno iniziare.”
Ma la piena capacità operativa di Galileo (Full Operational Capability, FOC) sarà raggiunta con 30 satelliti in orbita (compresi quattro satelliti utilizzati come ‘pezzi di ricambio’), cosa che avverrà solo nel 2018.
Galileo è la risposta europea al sistema di navigazione satellitare americano GPS. E’ un sistema globale di navigazione satellitare avanzato e si compone di 30 satelliti e delle relative infrastrutture di terra.