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Cacciatori di meteoriti: ora li vedono mentre cadono

Che gli scienziati studino i meteoriti in laboratorio è la normalità. Che invece studino i meteoriti che hanno visto cadere è una rarità

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 21.12.2012

Una cosa del genere è successa a Marc Fries del Planetary Science Institute, che sta eseguendo l’analisi di meteoriti caduti in aprile in California. Fries ha visto la caduta dei meteoriti attraverso dei radar meteorologici.Fries e altri suoi colleghi , Robert Matson, Jake Schaefer e suo fratello, anch’egli meteorologo, Jeff Fries, hanno scoperto che altri tre meteoriti erano caduti negli Stati Uniti in soli otto mesi.

Meteorite in Arabia Saudita

Meteorite in Arabia Saudita

Il recupero e i relativi risultati sono descritti in un articolo pubblicato su Science. Il luogo del recupero si chiama Mill Sutter.

La caduta del meteorite è avvenuta il 22 aprile, sotto forma di una palla di fuoco nel cielo, durante il giorno. La palla di fuoco  è stata vista sia in Nevada che in California. I residenti vicino a Coloma, California, hanno detto di avere sentito un rombo  “spaventoso” che ha addirittura scosso le case.

Si trattava dunque di indizi importanti della caduta di meteoriti, ma il recupero tradizionale dei meteoriti sulla base delle testimonianze,  è un processo lungo e incerto. Mentre la American Meteor Society sostiene che sulla Terra cada un meteorite al giorno,  la Meteoritical Society registra la caduta di soli 10 meteoriti l’anno. Questo perchè mentre la caduta dei meteoriti è abbastanza comune, il loro recupero è piuttosto difficile. 

Un nuovo strumento potrebbe però essere d’aiuto in questa situazione. Il Radar meteo gestito dal National Weather Service scansiona costantemente i cieli degli Stati Uniti, e Fries ed i suoi colleghi hanno avuto l’idea che le meteoriti che cadono negli Stati Uniti potevano essere rilevate dai radar. E infatti i  radar meteorologici non solo hanno registrato la caduta di Mill Sutter, ma avevano già i dati mentre la caduta era ancora in corso.

Con le immagini radar della caduta del 22 aprile, Fries ha  immediatamente contattato Jenniskens Petrus del SETI Institute di Mountain View, in California e il cacciatore di meteoriti Robert Ward. Fries li ha indirizzati al sito della caduta dei meteoriti, dove hanno parcheggiato i loro veicoli. E qui entrambi gli uomini hanno trovato dei meteoriti. Perciò successivamente, il sito si è riempito di cacciatori di meteoriti  e ad oggi sono stati recuperati più di 60 meteoriti per un peso complessivo di circa due chili. Il meteorite, chiamato “Sutter Mill” dal sito vicino a dove sono stati trovati, è una condrite carboniosa rara che contiene indizi importanti per l’origine dell’acqua sulla Terra e getta luce sui composti organici che possono aver giocato un ruolo nell’origine della vita.

Il meteorite Sutter Mill è importante per la scienza, perché è un prodotto residuo dei processi antichi che hanno creato la Terra e altri pianeti. “Questo meteorite ha circa 4,5 miliardi di anni”, ha detto Fries.  “E’ probabilmente la più antica cosa che si potrà mai incontrare qui sulla Terra.”

Fries ora lavora per un consorzio che indaga il meteorite, e analizza la struttura del carbonio  usando una tecnica chiamata spettroscopia Raman. Questa tecnica misura le alterazioni che questo meteorite ha sperimentato nella sua vita, che vanno dalla formazione iniziale di polvere e gas, alla formazione di un asteroide, e, infine, agli eventi che hanno creato la palla di fuoco brillante del 22 aprile.

Con l’uso di radar meteorologici per rilevare un meteorite che cade è già notevolmente aumentato il numero di meteoriti disponibili per la scienza.  Meteoriti si trovano regolarmente nei deserti di tutto il mondo, ma i meteoriti ritrovati non appena caduti come questi, sono particolarmente utili alla scienza, perché non sono stati alterati dagli agenti atmosferici.

“La pioggia lava via alcune delle parti più interessanti dei meteoriti. Le materie minerali si corrodono facilmente”, ha spiegato Fries. “Il radar di rilevamento ci permette non solo di raccogliere meteoriti che altrimenti rimarrebbero sconosciuti, ma possiamo arrivare a loro con sufficiente rapidità per preservare questi composti importanti.

 

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