ROMA – Mentre il presidente di Google Eric Schmidt profetizza che tutti gli esseri umani saranno connessi alla rete entro il 2020, cresce la minaccia del cyber-terrorismo e arriva addirittura in orbita. L’ultima frontiera degli hacker e dei loro attacchi informatici sembrano infatti essere le complesse infrastrutture spaziali, come le reti dei satelliti per le telecomunicazioni o per le sofisticate applicazioni civili e militari.
Di qualche giorno fa è la notizia di una dimostrazione di attacco ai sistemi di controllo di un aereo di linea, ma gli hacker potrebbero spingersi ancora oltre. Si parlerà di questa nuova emergenza nel corso della 17th International Space Conference, che si svolgerà a Roma presso l’Hotel Parco dei Principi dall’8 al 10 maggio. Una sessione della conferenza sarà quindi dedicata ai pericoli del cyber-terrorismo, con interventi di esperti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e di alcune aziende specializzate. Saranno affrontati gli aspetti politici, tecnologici e anche quelli assicurativi.
Oltre al cyber-terrorismo, durante i tre giorni della conferenza si parlerà anche di tempeste solari, meteoriti, asteroidi e detriti spaziali: saranno valutati i rischi per la popolazione civile e per le grandi reti ed infrastrutture a terra dovuti agli “space storms” e alla crescente presenza di “space debris” in orbita terrestre, oltre ad illustrare quali sono le contromisure adottate da molti Paesi nel mondo, le procedure di protezione civile e le coperture assicurative.
Il programma dell’International Space Conference prevede per mercoledì 8 maggio la cerimonia d’apertura, a cui seguiranno poi due sessioni. La prima sarà dedicata ai “rischi di origine naturale”, come i pericoli dovuti all’esposizione alle tempeste spaziali di origine solare degli organismi viventi (passeggeri ed equipaggi di aeroplani e astronauti) e anche di complessi sistemi tecnologici in orbita (satelliti, stazioni spaziali, ecc.) e sulla Terra (sistemi di fornitura di energia elettrica, trasporti, banche, ecc.).
Si parlerà, inoltre, degli effetti dell’eventuale impatto catastrofico sulla superficie terrestre di meteoriti e asteroidi. La seconda sessione della Conferenza sarà invece dedicata ai “rischi di origine umana”, tra cui, oltre al cyber-terrorismo, verranno considerati i pericoli relativi al gran numero di “detriti spaziali” (satelliti non funzionanti, frammenti di satelliti e di vettori, ecc.) presenti intorno alla Terra, con possibili danni per satelliti, capsule abitate e stazioni spaziali attualmente in orbita, oltre che per il loro eventuale rientro nell’atmosfera.
Infine, per venerdì 10 maggio (a partire dalle ore 15), è fissata una tavola rotonda dal titolo “Oltre i confini della Terra. Vivere e viaggiare nel Sistema Solare”, aperta al pubblico italiano e soprattutto a giovani, studenti ed appassionati. Sono previsti interventi a carattere divulgativo sulle principali tematiche dell’International Space Conference (in particolare sugli effetti dell’attività solare sulla Terra) ed anche sulle future missioni umane nel cosmo, compresi i progetti per il “turismo spaziale”.
In programma anche la proiezione di video e la possibilità per il pubblico di rivolgere domande e richieste di approfondimento. Ulteriori informazioni sul programma della Conferenza (e sulle modalità di iscrizione) sono disponibili su www.prsforspace.com.