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Marte, scoperte due zone che potrebbero aver ospitato la vita

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.09.2011
Noctis Labyrinthis, l'area della scoperta. Image Crediti: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona

Noctis Labyrinthis, l'area della scoperta. Image Crediti: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona

Un ricerca finanziata dalla NASA ha individuato due piccole depressioni su Marte ricche di minerali che, mescolati con acqua, potrebbero aver ospitato di vita in tempi relativamente recenti nella storia del pianeta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Geology.

“Abbiamo scoperto due luoghi in Noctis Labyrinthus (un’area di Marte) che mostrano diversi tipi di minerali che devono essersi formati dall’attività dell’acqua”, ha detto Catherine Weitz, autore principale e scienziata presso il Planetary Science Institute di Tucson, Arizona. “Le argille che abbiamo trovato, chiamate smectiti ferro/magnesio, sono molto più giovani delle altre rocce in Noctis Labyrinthus o in generale su Marte, il che indica un ambiente dominato dell’acqua in queste due depressioni, che potrebbe aver influenzato la formazione geologica in modo diverso rispetto a quello che stava accadendo altrove su Marte.”

Le smectiti sono un particolare tipo di minerale argilloso che si espande rapidamente e si contrae quando assorbe acqua. Queste rocce contengono silice oltre che alluminio, ferro e magnesio nelle loro strutture.

Weitz e i suoi co-autori hanno identificato i solfati e le smectiti trovati nelle depressioni di Labyrinthus Noctis anche altrove su Marte, ma l’evoluzione dei minerali nel tempo, dai solfati alle smectiti, indica in questi particolari siti un ordine inverso rispetto a quanto successo a livello globale su Marte.

Queste argille si sono formate in presenza di acqua intorno a 2-3 miliardi di anni fa (contro i 3,6 miliardi negli altri luoghi) e la loro formazione indica la presenza prolungata di acqua. Da qui l’ipotesi degli scienziati di condizioni favorevoli alla vita.

“Queste due depressioni sono uniche nel loro genere e potrebbero essere state le regioni più vivibili su Marte in un momento in condizioni la siccità ormai dominata la superficie”, ha detto un co-autore Janice Bishop, che lavora presso il SETI Institute e l’Ames Research Center della NASA.

“Queste depressioni sarebbero dei luoghi fantastici per inviare un rover, ma purtroppo il terreno accidentato rende pericoloso sia l’atterraggio che il movimento,” ha detto Weitz.

Noctis Labyrinthus

Si tratta di una regione di Marte situata all’estremo occidentale delle Valles Marineris, a nord di Syria Planum e ad est di Pavonis Mons. Le sue fratture e e i canyon che si sviluppano in diverse direzioni attorno a enormi agglomerati di terreno più antico hanno da sempre attirato le attenzioni dei ricercatori, che ipotizzano la modellazione delle valli e soprattutto dei letti da parte di acqua allo stato liquido presente 2-3 miliardi di anni fa, che avrebbe permesso l’accumulo di detriti di natura sedimentaria.

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