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Neutrini più veloci della luce, esperimento Icarus mette in dubbio il risultato

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.11.2011
Esperimento ICARUS nel laboratori del Gran Sasso. Crediti: Infn

Esperimento ICARUS nel laboratori del Gran Sasso. Crediti: Infn

Aveva fatto scalpore la notizia della scoperta dei neutrini superluminari tra Ginevra e il Gran Sasso lo scorso settembre. Qualche giorno fa l’esperimento è anche stato ripetuto per escludere possibili errori nella lunghezza del pacchetto, e aveva confermato i risultati. Oro uno studio dello stesso CERN di Ginevra, mette in dubbio che ci possano essere stati neutrini più veloci della luce per l’assenza di una serie fi fenomeni previsti da un evento simile.

I neutrini non potrebbero quindi muoversi più velocemente della velocità della luce, secondo il nuovo rapporto pubblicato dal team dell’esperimento Icarus. Secondo i ricercatori, poiché i neutrini inviati dal Cern non sembrano perdere energia durante il loro viaggio, non possono aver superato la velocità della luce durante il tragitto.

L’idea che nulla può muoversi più veloce della velocità della luce è un caposaldo fondamentale della fisica moderna, formando tra molte altre cose anche il nucleo della teoria di Albert Einstein della relatività speciale.

I critici hanno suggerito fin dall’inizio che l’esperimento della collaborazione Opera, che ha pubblicato i sorprendenti risultati, dovevano essere viziati in qualche modo.

Una delle prime obiezioni all’esperimento è apparso cinque settimane dopo nella rivista Physical Review Letters, con co-autore il premio Nobel Sheldon Glashow.

Glashow e il suo co-autore Andrew Cohen hanno detto che le particelle che si muovono più velocemente della luce dovrebbero emettere particelle mentre viaggiano – perdendo energia fino a rallentare alla velocità della luce.

Il team  di Icarus, che aveva effettuato già tali misurazioni proprio con gli strumenti nel Gran Sasso, ha rianalizzato i dati e hanno concluso che le energie possedute dai neutrini sono coerenti con la velocità della luce, e non superluminare.

Ora si attende che altri gruppi conducano esperimenti indipendenti. L’esperimento Borexino, che si trova sempre al Gran Sasso, l’esperimento Minos negli Stati Uniti e il T2K in Giappone stanno tutti lavorando alacremente per pubblicare i loro primi risultati nei prossimi mesi.

 

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  • roberto scrive:

    Lui e lei.
    si vedono si riconoscono distano tra loro dieci metri,partono uno verso l’altro, si abbracciano ma non hanno percorso ne l’uno ne l’altro dieci metri, se l’uno è il neutrino alla velocità della luce, e l’altro è il gran sasso 1000 km/sec (velocità della nostra galassia)perchè la distanza percorsa dal neutrino dovrebbe essere e rimanere dieci metri?(730 Km.)
    questa è una misura diretta quindi la velocità del bersaglio conta.Sarebbe indipendente se il neutrino ritornasse al cern e fosse rilevato il tempo di andata e ritorno perche anche il cern andrebbe alla stessa velocità del gransasso ma stavolta allontanandosi dal neutrino in fase di ritorno.
    Con qualche ritocco abbiamo trovato un sistema per determinare la nostra velocità assoluta e non è poco.