Un nuovo articolo, pubblicato su Nature Communications, mostra la scoperta nel Myanmair di zecche intrappolate nell’ambra fossile; prova che anche gli enormi dinosauri, quasi 100 milioni di anni fa, furono vittime di questi piccoli parassiti.
Zecca attaccata ad una piuma di dinosauro piumato conservata nell’ ambra fossile nel Myanmair, risalente a circa 100 milioni di anni fa (crediti: autori della ricerca)
La scoperta riveste notevole importanza perchè i fossili di parassiti succhiatori di sangue associati ai resti del loro ospite sono estremamente rari e il nuovo esemplare è il più antico finora conosciuto.
Il ritrovamento richiama alla memoria la famosa ‘zanzara nell’ambra’ di Jurassic Park, il romanzo fantascientifico di Michael Chricton, anche se la zecca appena scoperta risale ad un altro periodo, il Cretaceo (145-66 milioni di anni fa), e non è in grado di fornire il DNA per ricostruire un dinosauro. Tutti i tentativi di estrarre il DNA dai campioni inclusi nell’ ambra, infatti, hanno finora fallito, sicuramente ‘a causa della estrema disidratazione e dai cambi di temperatura cui l’ambra fu sottoposta’, secondo l’opinione di Enrique Pénalver, ricercatore dell’Instituto Geolòcico y Minero de Espana (IGME), autore principale dello studio, che afferma inoltre: “Le zecche sono parassiti succhiatori di sangue, che hanno un impatto deleterio sulla salute di uomini e animali, e fino ad oggi mancavano chiare prove del loro ruolo nella storia evolutiva”.
L’ambra del Cretaceo apre una finestra sul mondo dei dinosauri piumati, alcuni dei quali si sono evoluti negli uccelli moderni. La piuma nell’ambra con la zecca attaccata ad essa è infatti simile, nella struttura, alle piume degli uccelli moderni e costituisce la prima prova diretta di una relazione tra parassiti e dinosauri piumati.
Ma perchè proprio dinosauri piumati, ci si chiederà.
“Dai reperti fossili apprendiamo che piume come quella trovata erano presenti in una vasta gamma di dinosauri teropodi, un gruppo che includeva sia specie volanti che specie incapaci di volare”, spiega Ricardo Perez-de la Fuente, paleo-entomologo presso il Museo di Storia Naturale dell’Università di Oxford, co-autore dello studio.
“Però, anche se non possiamo essere certi di quale tipo di dinosauro si trattasse, l’età medio-cretacea dell’ambra conferma che la piuma non apparteneva di sicuro ad un uccello moderno, dato che questi apparvero molto più tardi nell’evoluzione dei teropodi”.
I ricercatori hanno trovato anche ulteriori prove indirette di zecche parassiti di dinosauri, quali la ‘zecca di Dracula’ o Deinocroton draculi, appartenente ad un gruppo estinto di zecche simili a quella appena descritta.
Anche un’altra zecca era presente nell’ambra del Myanmair: un esemplare notevolmente gonfio di sangue, per cui aveva acquisito un volume circa otto volte più grande.
Non è stato possibile, però, determinare direttamente la specie di dinosauro ospite di queste zecche.
La prova indiretta è venuta poi dal rinvenimento di altre due zecche nella stessa ambra, aggrappate a fili di seta lasciati da larve di coleotteri dermestidi, insetti che infestavano i nidi dei dinosauri piumati.
Dato che nessun pelo di mammifero è stato trovato nell’ambra del Cretaceo, la presenza di setole di coleotteri cutanei sui due esemplari di zecche dà quasi per certa la possibilità che l’ospite delle zecche sia stato un dinosauro piumato.
“Il simultaneo intrappolamento di due zecche è un evento straordinario e può essere spiegato con una ecologia in comune, sviluppata nel nido dell’ospite o in uno vicino”, dice David Grimaldi, ricercatore del Museo Americano di Storia Naturale, che ha preso parte allo studio.
Questi risultati, come visto, forniscono prove dirette e indirette che le zecche hanno parassitizzato e succhiato il sangue dai dinosauri diretti ascendenti degli uccelli moderni.
Mentre gli uccelli furono l’unica stirpe di dinosauri teropodi a sopravvivere all’estinzione di massa di fine Cretaceo, 66 milioni di anni fa, queste zecche non sopravvissero con loro, ma continuarono ad evolversi in altre specie.