Tanti sono gli studi condotti finora per comprendere l’evoluzione della specie umana, ma ecco emergere una nuova ed interessante scoperta sui nostri antenati che suggerisce – se confermata – una piccola rivoluzione nella storia dell’evoluzione umana. L’analisi completa del cranio di un ominide proveniente dal sito archeologico di Dmanisi, Georgia, suggerisce infatti che i primi membri del genere Homo, classificati come Homo habilis, Homo rudolfensis e Homo erectus, in realtà appartenevano alla stessa specie.
“I ritrovamenti di Dmanisi offrono una nuova prospettiva sui fossili umani” ha spiegato in un’intervista a Gaianews.it il dottor Christoph P. E. Zollikofer dell’Anthropological Institute University of Zurich, e coautore dello studio insieme a David Lordkipanidze.
Questi primi antenati umani secondo i ricercatori si somigliavano l’uno con l’altro. I due ricercatori e i colleghi hanno studiato un cranio scoperto accanto ai resti di altri quattro primi antenati umani, associandoli tutti alla stessa posizione geografica e allo stesso periodo di tempo.
Ma, a differenza di altri fossili, questo cranio, noto come Skull 5, “ha un piccolo volume cerebrale (circa 546 centimetri cubi), inoltre presenta una faccia lunga e grandi denti – dice Zollikofer – caratteristiche che non erano mai state osservate insieme in un fossile di Homo”.
Date le loro diverse caratteristiche fisiche, i ritrovamenti di Dmanisi possono essere paragonati a vari fossili di Homo, tra cui quelli che si trovano in Africa, risalenti circa 2,4 milioni di anni fa, e altri scoperti in Asia e in Europa, che sono datati fra 1,8 e 1,2 milioni di anni fa.
“La scoperta più importante è che c’era soltanto un’unica specie di Homo circa 1,8 milioni di anni fa. I paleoantropologi hanno ipotizzato fino a cinque specie contemporanee in Africa a quel tempo, ma secondo le nostre analisi tutti i fossili africani e quelli di Dmanisi appartengono a un’unica specie. Le differenze individuali erano sostanziali, ma non superiori ad esempio a quelle degli scimpanzé moderni o degli esseri umani moderni”, commenta Zollikofer.
E conclude: “La popolazione Dmanisi rappresenta i primi Homo erectus, così sembra che questa specie lasciò l’Africa probabilmente 1,9-2,0 milioni di anni fa. Dunque il nuovo cranio di Dmanisi rappresenta un individuo dei primi Homo erectus al di fuori del continente africano”.