Pare che i denti, più di qualunque altra parte del corpo, possano raccontare la storia di una persona. Un recente studio, condotto da George D. Kamenov, un geologo ricercatore dell’Università della Florida, ha dimostrato che tracce di piombo nei denti umani, sia antichi che moderni, possono dare indizi sul luogo e l’ambiente in cui un uomo è vissuto. L’articolo relativo sarà pubblicato sul numero di questo mese di Science of Total Environment.
La scoperta – ha detto Kamenov – potrebbe trovare una pratica applicazione nell’aiuto che potrebbe derivarne alla polizia per la risoluzione di casi complessi, nel riconoscimento di una persona.
Se, ad esempio, un corpo viene ritrovato decomposto e non identificabile altrimenti, testare il piombo nei denti potrebbe servire immediatamente a concentrare le indagini su una certa area geografica. In questo modo, si risparmierebbero tempo e denaro in controlli non necessari e una sensibile diminuzione percentuale di errore nell’individuazione di persone sbagliate.
“Questo segnale dell’ inquinamento potrebbe essere usato infatti per capire qual è il luogo di provenienza delle persone”, afferma Kamenov. Il piombo ha quattro isotopi e la quantità di questi nelle rocce, nei suoli e nei minerali varia sia nel tempo che nello spazio.
Miniere e altre attività inquinanti che provocano il rilascio di piombo, contaminano l’ambiente, portando all’accumulo nei corpi dei bambini, che crescono inalando polveri o toccando il suolo e ingerendone così anche piccole quantità. Lo smalto dei denti, che si sviluppa durante l’infanzia, racchiude segni di piombo e li conserva.
“Durante la crescita, viene registrato l’isotopo del piombo contenuto nell’ambiente in cui si cresce”, dice Kamenov. “Se, crescendo, si cambia ambiente, spostandoci in un altro posto, l’isotopo che ci si porta dietro sarà diverso da quello tipico delle nuove persone con cui si viene a contatto”. E denti diversi possono rivelare eventi diversi.
Il primo smalto dei denti si forma verso i 3 anni di vita; quindi, nell’esame di un bambino, si avranno informazioni sugli anni immediatamente successivi alla sua nascita. Ovviamente, quando la dentatura da latte cade, l’analisi non darà più come risultato la stessa composizione.
Lo smalto degli incisivi e dei canini inizia a formarsi più tardi e termina verso i 5 anni, quindi – sempre avendo a che fare con un piccolo – si ottiene una visione della sua prima infanzia.
Lo smalto del terzo molare non inizia a formarsi prima degli 8 anni e da questa analisi avremo indicazioni sui luoghi di residenza della tarda infanzia dell’individuo. L’analisi del piombo può anche dirci a quale periodo storico di tempo appartiene un corpo.
Denti attuali, denti vecchi, denti antichi hanno segnali diversi, secondo lo studio. La composizione del piombo nel tempo, specie durante il secolo scorso, è andata cambiando, a causa delle attività estrattive e dell’uso della benzina contenente piombo.
Tuttavia, la distinzione tra denti moderni e denti vecchi non è comunque sempre chiara perché l’esposizione al piombo non è stata ovunque così netta e delineata, ma variabile nel tempo e nei luoghi. Utilizzando queste informazioni, gli archeologi possono comunque identificare i primi organismi europei nel Nuovo Mondo.
“Si può andare indietro nel tempo, guardando i siti archeologici, e cercare di ricostruire la migrazione umana”, afferma Kamenov.
I moderni denti americani, secondo lo studioso, sono comunque ‘unici’, come non ce ne sono nel mondo. Infatti, possono essere identificati ovunque a causa di un uso con ‘segni’ isotopici tipici e distinti per gli Stati Uniti. “Un corpo viene ‘segnato’ dall’ambiente in cui vive”, afferma Kamenov.