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Scienza e politica: le 10 domande di Dibattito Scienza ai candidati

La politica può dimenticarsi della scienza? Oggi un gruppo di scienziati, giornalisti e semplici cittadini prova ad impedirlo, interrogando i sei candidati politici con 10 domande

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.01.2013

Che importanza ha nella campagna elettorale in corso la ricerca scientifica? E quanto i candidati adottano un approccio scientifico per affrontare i problemi? Se lo sono chiesti i quasi 1300 componenti del Gruppo Dibattito Scienza, che è un gruppo facebook, ma anche un sito e che si ispirano all’americano Science Debate. Lo scopo è interrogare i candidati alle prossime elezioni su 10 quesiti che riguardano la ricerca scientifica in sè o che necessitano di essere affrontati con un approccio scientifico, mettendo da parte interessi personali. I sei candidati premier potranno inviare risposta entro il 31 gennaio prossimo. Il gruppo, formato da scienziati, giornalisti scientifici, appassionati e semplici cittadini, si ripropone di tornare a verificare, come “sentinelle delle promesse”, se l’operato dei vincitori delle prossime elezioni, corrisponde con quanto dichiarato nelle risposte.

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Comincia con le primarie del centro sinistra l’attività di Dibattito Scienza che allora produsse sei domande alle quali i candidati risposero. Già allora si riunirono circa 1000 persone. Oggi l’esperienza si ripete e le domande sono indirizzate a Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo, Antonio Ingroia e Mario Monti. I candidati potranno rispondere entro il 31 gennaio e le risposte saranno pubblicate.

Qui di seguito pubblichiamo le 10 domande che mettono in capo questioni riguardanti la ricerca scientifica, ma anche le energie rinnovabili, il problema dei rifiuti e i cambiamenti climatici oltre alla gestione del territorio e il consumo del suolo:

1. Investimenti, meritocrazia, trasparenza: quali provvedimenti intende adottare per il rilancio di università e ricerca pubblica?

2. Quali provvedimenti concreti intende adottare per favorire l’innovazione e l’investimento in ricerca delle imprese private?

3. Le direttive 20-20-20 definiscono le politiche energetiche europee. Quali azioni concrete intende adottare per garantire all’Italia un piano energetico in grado di migliorare l’efficienza e minimizzare l’impatto ambientale e il costo dell’energia?

4. Come intende occuparsi della produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per migliorare l’impatto su ambiente e qualità della vita?

5. Quali misure concrete intende adottare per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico? E quali per stimolare il settore edilizio conciliandolo con la salvaguardia del territorio e la lotta alla criminalità organizzata?

6. Qual è la sua opinione sull’Agenda Digitale approvata dal precedente governo e quali sono le sue proposte concrete per la diffusione della banda larga in tutto il Paese?

7. La legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita è stata messa in discussione più volte negli ultimi mesi, con diverse sentenze tra cui quella della Corte di Strasburgo. Si impegnerà ad adeguare questa legge alla giurisprudenza italiana ed europea? Qual è invece la sua posizione a proposito del testamento biologico?

8. Data l’importanza della scienza e della tecnologia nella società contemporanea, quali misure intende adottare, anche a livello scolastico, per favorirne lo sviluppo e contrastare anche il diffuso analfabetismo scientifico e matematico?

9. Come pensa che il suo governo si debba occupare di modifiche climatiche causate dall’uomo? Quali interventi metterà in atto per la mitigazione e/o prevenzione dell’innalzamento dei gas serra?

10. Qual è la sua posizione in merito all’uso di animali nella ricerca biomedica? Pensa sia corretto limitare l’uso di alcune specie animali a scopo di ricerca?

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