Le immagini dalla telecamera ad albero di Curiosity hanno immortalato ghiaia che ha creato un antico alveo, come se in passato avesse dovuto accogliere il flusso di acque superficiali. Lo si deduce dalla forma arrotondata di alcune pietre. Le pietre hanno dimensioni da un granello di sabbia ad una pallina da golf.
Dalla forma e dalla dimensione non può essere stata che opera dell’acqua sulle rocce, secondo la Senior Scientist Rebecca Williams.
“Con questo risultato, possiamo ora calcolare la quantità e la durata dell’attività del flusso d’acqua in questo sito, un passo fondamentale per identificare gli ambienti abitabili su Marte”, ha spiegato Williams.
I ricercatori ritengono che, a giudicare dalla dimensione delle ghiaie e dei sassi, l’acqua si muoveva a circa tre metri al secondo e si muoveva all’altezza della caviglia e dell’anca di un uomo.
Il sito è tra il bordo nord del cratere Gale e la base del Monte Sharp, sul tratto discendente di un conoide alluvionale.
I ricercatori non sono ancora in grado di dire quanto tempo fa, e per quanto tempo, l’acqua è stata presente nella regione.