Secondo gli scienziati la luna di Plutone, Caronte, potrebbe avere delle fessure nella superficie di ghiaccio che consentirebbero di valutare la presenza o meno di un oceano sotterraneo che un tempo poteva essere allo stato liquido.
Una missione della NASA chiamata New Horizons nel 2015 raggiungerà Plutone e la sua luna Caronte. Gli scienziati ipotizzano che se lo spessore del ghiaccio sulla superficie della luna lo consentirà, cioè se saranno presenti delle fratture, sarà possibile studiare il nucleo di Caronte misurandone anche la temperatura scoprendo in questo modo se mai la luna abbia potuto ospitare un oceano sotterraneo allo stato liquido.
Plutone è un pianeta lontano, che orbita attorno al Sole ad un distanza 29 volte quella della Terra. La sua temperatura superficiale è stimata in circa meno 229 gradi Celsius e non è possibile che ospiti acqua allo stato liquido sulla sua superficie e la stessa cosa vale per le sue lune.
“Il nostro modello prevede diversi tipi di fratture sulla superficie di Caronte a seconda dello spessore del suo ghiaccio superficiale, della struttura interna della luna, di quanto facilmente si deformi e di come si è evoluta la sua orbita”, ha detto Alyssa Rhoden del NASA Goddard Space Flight Center Greenbelt, Maryland.La sua ricerca è stata pubblicata sulla rivista Icarus.
Caronte ha una massa di circa un ottavo quella di Plutone, un record del sistema solare. Si pensa che si sia formato molto più vicino a Plutone, dopo un gigantesco impatto che ha espulso materiale dalla superficie del pianeta. Il materiale avrebbe formato Plutone e diverse lune più piccole.
Le maree, che dipendono dall’orbita delle lune attorno ai pianeti, sono in relazione con la possibilità della presenza di acqua allo stato liquido. Secondo gli scienziati Caronte potrebbe avere le caratteristiche per aver ospitato un oceano sotterraneo e ha alte probabilità di avere delle crepe sulla superficie ghiacciata. La ricerca, ha spiegato Rhoden, servirà ad orientare la missione New Horizons, che si occuperà di osservare Plutone, ma anche Caronte.
Secondo Rhoden le orbite di Plutone e Caronte al momento consentirebbero solamente che la luna ospiti un oceano sotterraneo ghiacciato. Caronte potrebbe essere, così come Europa e Encelado, potenziale ospite di vita, anche se, oltre l’acqua, secondo gli scienziati per la presenza di forme di vita sono necessari anche
carbonio, azoto e fosforo e attualmente non è noto se questi elementi si trovino sulle lune.
Inoltre non è noto se, pur avendo avuto tutte le caratteristiche necessarie per ospitare la vita, queste condizioni privilegiate siano durate sufficientemente a lungo perchè la vita proliferasse. Interrogativi sufficientemente intriganti da farci attendere il momento in cui la missione New Horizons renderà noti i suoi primi risultati.