Grazie alle analisi delle ultime immagini scattate dalla sonda spaziale Rosetta alla ricerca della cometa Churyumov-Gerasimenko sono arrivate delle novità dal modulo Philae, atterrato sulla cometa il 12 novembre 2014. Philae è il “piccolo” lander (viste le sue dimensioni: 1 × 1 × 0,8 m) costruito in fibre di carbonio, trasportato da Rosetta e sviluppato da un consorzio guidato dall’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR), da quella francese (CNES) e da dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
È risaputo che Philae, dopo il suo atterraggio non del tutto ottimale, si sia fermato definitivamente in un luogo abbastanza impervio, chiamato Abydos. Tuttavia, il luogo preciso dell’atterraggio di Philae, e soprattutto le sue immagini non sono mai arrivate, nonostante le ricerche siano sempre continuate attraverso le foto delle due macchine fotografiche a bordo di Rosetta, Navcam e Osir. Ciò che sembra essere certo è che Philae si è fermato definitivamente in un luogo abbastanza impervio, chiamato Abydos, ma purtroppo non si sa niente di preciso. Le comunicazioni non sono mai avvenute direttamente con la Terra, ma utilizzando Rosetta come elemento di collegamento, in modo da ridurre il quantitativo di energia richiesto per il funzionamento di Philae.
Quando Rosetta è scesa fino a 18 km dalla superficie della cometa, Osiris è riuscita a riprendere immagini con una risoluzione di 34 centimetri per pixel, si era pensato di potere individuare anche Philae, tra le rocce, ma ciò non è avvenuto. Le immagini scattate da Osiris, tuttavia, vengono tenute segrete dal gruppo di ricerca tedesco che le analizza.
Dall’analisi del luogo di atterraggio definitivo si sono osservati vari punti che sarebbero potuti essere Philae. Grazie alle informazioni a disposizione si è arrivati a individuare un punto bianco, subito al di là del bordo della depressione chiamata Hatmeit, che sembra proprio avere tutti i requisiti richiesti. Quel punto dovrebbe essere Philae. “Tra l’altro – spiega Philippe Lamy del gruppo di Osiris – il punto luminoso compare in due immagini del mese di dicembre, ma non in un’immagine del mese di ottobre, quando Philae non era ancora sceso”.
La certezza sul fatto che quel punto sia Philae oppure noi, si avrà soltanto tra qualche mese. Probabilmente, quando arriveranno immagini ancora più precise e Rosetta si avvicinerà di nuovo alla superficie della cometa. Ma ciò avverrà solo verso la fine del 2015 o nel 2016, quando l’attività della cometa Churyumov andrà scemando, dopo il suo passaggio ravvicinato al Sole.