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Contaminazioni interplanetarie: quanto ci costa la sterilizzazione per andare su Marte?

Secondo una ricerca i processi di sterilizzazione delle sonde che esplorano il sistema solare sono troppo severi e costosi

Scritto da Elisa Corbi il 28.06.2013

Quando inviamo una missione su Marte alla ricerca di forme di vita, così come è accaduto per Curiosity, le navicelle vengono sterilizzate affinchè organismi provenienti dalla Terra non contaminino il suolo marziano. Ma oggi una ricerca statunitense ipotizza che la sterilizzazione, anche alla luce dei tagli ai finanziamenti per le missioni, forse non è più così necessaria, e comunque i costi relativi andrebbero ridimensionati.

Curiosity entra in contatto con una roccia il Sol 46

Combattere il rischio di contaminazione interplanetaria sarebbe troppo costoso. In un articolo pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, gli astrobiologi Alberto Fairen della Cornell University e Dirk Schulze-Makuch della Washington State University dicono che l’Ufficio preposto della NASA per mantenere i microrganismi terrestri fuori dal suolo di Marte, ha procedure così costose da rendere impraticabili le missioni per cercare vita sul pianeta rosso. Dunque questi protocolli di protezione dovrebbero essere rivisitati.
L’Ufficio di protezione planetaria ha una missione, quella di “ridurre al minimo la contaminazione biologica che può derivare dall’esplorazione del sistema solare.”

Per Fairén e Schulze-Makuch, tali sforzi sono pittosto inutili, per quanto riguarda Marte, poichè “la vita terrestre è molto probabilmente già stata trasferita sul pianeta rosso.” Per i due ricercatori i meteoriti che hanno colpito il pianeta 3,8 miliardi di anni fa avrebbero già potuto diffondere forme di vita della Terra a Marte, come del resto i diversi veicoli spaziali che hanno visitato il pianeta senza subire procedure di sterilizzazione ora in atto.

Se gli organismi trasferiti a Marte nel corso degli eoni non sono riusciti a sopravvivere, per gli organismi moderni il destino probabilmente sarebbe lo stesso. D’altra parte, se sono riusciti a sopravvivere, affermano Fairén e Schulze-Makuch, “è troppo tardi per proteggere Marte dalla vita terrestre, e possiamo rilassarci in tutta sicurezza riguardo alle politiche di protezione planetaria.”

Secondo i ricercatori la sterilizzazione delle navicelle che vanno alla ricerca della vita su Marte potrebbe avere in parte ancora senso, per evitare di confondere i possibili organismi marziani con organismi portati dalla Terra, ma questi standard di sterilizzazione dovrebbero essere ridimensionati.

“L’esplorazione planetaria deve affrontare drastici tagli di bilancio a livello globale”, dicono, “è fondamentale per evitare spese inutili e dirottare i soldi su missioni che possano avere il maggiore impatto sulla esplorazione planetaria.”

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