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Hubble studia il lontano alone di Centaurus A

Hubble ha osservato l'alone della galassia Centaurus A spingendosi fino a 11 milioni di anni luce da noi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.07.2014

Il teloscopio spaziale Hubble ha catturato l’immagine più definita di sempre della splendida galassia ellittica Centaurus A. L’alone della galassia si estende molto più lontano di ciò che si credeva finora e secondo le osservazioni le stelle potrebbero essere molto ricche di elementi pesanti. Si tratta della parte più remota mai esplorata di una galassia ellittica. I risultati sono stati pubblicati on line sulla rivista Astrophysical Journal

Gli aloni sono componenti importanti di una galassia, perchè studiandoli è possibile capire nuovi dettagli sulla loro evoluzione. Ma è molto difficile rilevare l’alone delle galassie e finora sono pocchissimi gli aloni osservati.

Alone Hubble

Image credit: ESA/Hubble, NASA, Digitized Sky Survey, MPG/ESO Acknowledgement: Davide de Martin

Utilizzando la posizione spaziale unica della NASA / ESA Hubble Space Telescope e la sua Advanced Camera for Surveys sensibile e Wide Field Camera 3 /, un team di astronomi ha sondato l’alone che circonda la galassia ellittica Centaurus A, anche noto come NGC 5128.

Marina Rejkuba dello European Southern Observatory a Garching, in Germania, autore principale del nuovo studio di Hubble ha spiegato:”Abbiamo trovato più stelle sparse in una direzione rispetto ad un’altra, cosa che conferisce all’alone una forma sbilenca, che non avevamo previsto”.

L’alone della galassia si è presentato agli strumenti di Hubble molto più ampio di ciò che ci si aspettava, ma oltre a questo gli scienziati hanno potuto apprezzare che oltre ad essere distribuite in maniera disomogenea, le stelle all’interno dell’alone avevano sorprendenti proprietà relative alla percentuale di elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio, cosa non comune negli altri aloni osservati

“Anche se parliamo di distanze estreme, non abbiamo ancora raggiunto il bordo dell’alone di Centaurus A, né abbiamo rilevato la generazione di stelle più antica”, ha aggiunto Laura Greggio. “Sono proprio le stelle più antiche ad aver avuto un ruolo fondamentale nella produzione di questi elementi pesanti che si trovano ora nella maggior parte delle stelle della galassia”.

La presenza di queste stelle potrebbe suggerire una fusione con un’altra galassia in epoche passate. Come spiega Greggio a INAF: La Greggio ha spiegato: “Ci aspettiamo che le zone più esterne delle galassie siano abitate da stelle povere di metalli, come si osserva nella nostra Galassia. Gli elementi pesanti vengono prodotti nelle stelle e immessi nel mezzo interstellare dalle supernovae. Questo mezzo poi formerà stelle arricchite in elementi pesanti. Sono necessari diversi cicli di formazione stellare per produrre un mezzo interstellare con le abbondanze che vediamo nell’alone di Centauro A. Nelle regioni più esterne delle galassie la formazione stellare non procede in maniera abbastanza efficacie da produrre una alta abbondanza di metalli. Le stelle ricche di metalli nell’alone di Centaurus A potrebbero quindi essere state prodotte altrove, forse nel disco di una galassia che si è fusa con Centauro A, o con il suo progenitore”.

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