Una stringa gigante invisibile di materia oscura è stata scoperta nell’universo tra una coppia di ammassi di galassie.
Il filamento forma un ponte tra due grandi ammassi chiamati Abell 222 e Abell 223, che si trovano a 2,7 miliardi di anni luce di distanza. Si pensa che l’universo sia pieno di stringhe simili di materia oscura, una misteriosa sostanza che non può essere vista, ma solo percepita attraverso la sua attrazione gravitazionale.
Gli scienziati avevano già fatto tentativi per trovare filamenti di materia oscura, che sono previsti dalle teorie: si pensa che la materia oscura componga l’83% della massa dell’Universo.
“Questa è la prima volta che un filamento di materia oscura è stato rilevato in maniera convincente”, ha detto Jörg Dietrich astronomo della Specola dell’Università di Monaco di Baviera, in Germania. “E ‘una conferma clamorosa della teoria standard della formazione della struttura dell’universo. Ed è una conferma che non si pensava fosse possibile a questo punto.”
Molti astronomi pensavano che per rilevare i filamenti si sarebbe dovuto aspettare un avanzamento tecnologico nei telescopi, ma Dietrich e i suoi colleghi hanno beneficiato della geometria spaziale rara di questi ammassi, che hanno permesso loro di rilevare i segni di quella che viene chiamata una lente gravitazionale debole.
Abell 222 e Abell 223 sono disposti in modo che essi appaiono molto vicini nel cielo, più di quanto non lo siano in realtà. Ciò significa che la maggior parte della massa del sistema viene condensato in una piccola area di cielo che qualsiasi luce che arriva sulla Terra da dietro dovrà comunque superare, potenziando il segnale lente gravitazionale.
I dati erano stati rilevati nel 2001, ma gli scienziati si sono accorti solo ora della loro importanza.
Questo studio ne segue uno precedente, del 2008, che aveva già dato indizi della presenza di materia oscura, ma nessuna evidenza.
I ricercatori sono ora alla ricerca di casi simili che potrebbero rendere osservabili altri filamenti di materia oscura, ma hanno già dichiarato che non sarà così semplice.
Fonte : Space.com