Recentemente è stato scoperto un pianeta abitabile che orbita attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra. Proxima Centauri è la stella nana rossa che fu scoperta da Robert Innes, il direttore dell’Union Observatory in Sudafrica, nel 1915. Essa è la stella più vicina al Sole e fa parte del sistema di α Centauri, un sistema stellate triplo che si trova nella costellazione australe del Centauro, da cui il nome.
Delle tre stelle, due sono chiamate Alpha Centauri A e B e sono considerate le principali, la terza, invece è Proxima Centauri, invisibile a occhio nudo, dista quasi 2.000 miliardi di chilometri dalla coppia principale.
Ora, il pianeta abitabile che è stato scoperto vicino a Proxima Centauri è un pianeta roccioso, con una massa un po’ più grande di quella del nostro pianeta e che si trova a 4,3 anni luce da noi. Si è pensato che sul pianeta in questione, la temperatura è tale che potrebbe scorrere acqua liquida.
È infatti dall’inizio del 2016 che Proxima Centauri viene studiata da vari telescopi sparsi in tutto il mondo, in particolare da un telescopio, si tratta del telescopio di 3,6 metri di diametro che si trova all’Osservatorio di La Silla in Cile. I ricercatori, guidati da Guillem Anglada-Escudé della Queen Mary University di Londra, osservando tutte le oscillazioni della nana rossa Proxima Centauri , hanno notato che le oscillazioni della stella sono dovute alla presenza di un pianeta in orbita attorno ad essa.
Questo pianeta che si chiama Proxima Centauri b o più semplicemente Proxima b, è stato soprannominato Pail Red Dot, cioé Piccolo Punto Rosso. Un soprannome questo che ricorda molto da vicino Carl Sagan che aveva definito la Terra proprio un puntino azzurro, cioè un Pale Blue Dot. Di certo, il colore rossastro di Proxima b è dovuto alla sua vicinanza con Proxima Centauri che, essendo rossa, porta il suo riverbero rossastro sui pianeti ad essa vicini.
I ricercatori hanno così scoperto che il pianeta Proxima b che, ha una massa pari ad almeno 1,3 volte quella della Terra, ruota attorno a Proxima Centauri ad una distanza di 7 milioni di chilometri con un periodo di 11,2 giorni.
Come ha sottolineato lo stesso Anglada-Escudé: “Molti esopianeti sono stati trovati e molti ancora ne verranno scoperti in futuro, ma cercare il pianeta potenzialmente analogo alla Terra e poi trovarlo è stata un’esperienza indicibile per tutti noi. Il prossimo passo è la ricerca di vita su Proxima b”.