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Viking 1976: prove della vita su Marte?

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.04.2012

Un'immagine di Marte presa da SpiritNel 1976, l’Agenzia Spaziale Nazionale Aeronautica (NASA) lanciò il programma Viking: 2 sonde spaziali arrivarono su Marte per cercare segni di vita. Ad oggi, trentasei anni dopo, il dibattito sulla vita su Marte non è ancora finito, ma le ricerche condotte presso la University of Southern California (USC) sostengono che le prove della vita su Marte ci siano.

Joseph D. Miller, professore associato di biologia e di neurobiologia presso la Keck School e i suoi colleghi hanno condotto un’analisi indipendente dei dati delle sonde Viking 1 e 2. I ricercatori hanno applicato misure matematiche di complessità dei dati, che indicano un alto grado di ordine che è più caratteristico di una struttura biologica piuttosto che di una non-biologica.

La ricerca è stata pubblicata onlineil  9 aprile 2012, sull’International Journal of Aeronautical and Space Sciences.

La contraddizione riguardava i risultati degli esperimenti effettuatuati sui campioni prelevati sul pianeta che erano in contraddizione. Si era pensato, allora, che quelli positivi fossero stati compromessi da  ossidanti presenti sul suolo di Marte.

Miller e i suoi colleghi non hanno accettato questa interpretazione, e nel corso degli ultimi sei anni hanno applicato le misure di complessità matematica ai dati. Non solo gli esperimenti attivi mostrano una maggiore complessità rispetto agli esperimenti di controllo, ma hanno dato risultati che fanno pensare ad un modello biologico.

“Per parafrasare un vecchio detto, se sembra un microbo e si comporta come un microbo, allora è probabilmente un microbo”, ha detto Miller “La presenza di ritmicità circadiana e un alto grado di complessità matematica  molto probabilmente dimostra che Viking ha scoperto la vita  microbica  su Marte oltre 35 anni fa.”

“Abbiamo solo un esempio di vita nell’universo, la nostra”, ha detto Miller. “Trovare un altro esempio di vita da qualche altra parte potrebbe essere il più grande passo in avanti nel campo della biologia dopo la definizione del codice genetico.”

Anche se la ricerca offre una prova allettante, non è sufficiente. Miller pensa che sia giunto il momento di inviare una sonda su Marte per avere la prova definitiva.
“Questa ricerca non è una pistola fumante”, ha detto. “Una pistola fumante sarebbe scattare una foto al microscopio dei batteri su Marte.  Sappiamo che su Marte c’è del ghiaccio sotto la superficie, e forse anche acqua liquida, nelle regioni che sembrano rilasciare  gas metano in atmosfera. L’acqua è necessaria per la vita e il metano è una potenziale firma biologica. Ci sono sufficienti prove circostanziali che potrebbero spiengere la NASA e l’Agenzia spaziale europea a prendere in considerazione esplicita gli esperimenti di rivelazione della vita su Marte. “

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