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Maremma, il fascino naturale della Toscana

Scritto da Nino Martino il 10.05.2013

La Maremma è un posto incredibile. Prima terra malsana, piena di zanzare e briganti, pirati e paludi.

Oggi terra di vini d’eccellenza e parchi superbi, in una natura senza pari.

maremma

Una terra fatta di sole e di mare, di vento e di sale, di campi di grano, di barbabietole da zucchero, di ulivi, vigneti e vacche, fiere e scontrose, “a giro per i campi” (come si dice in Toscana), senza uomini che le badino… tanto se vogliono tornare alla stalla, come fare lo sanno da sole.

Ecco, in questa mucca con le lunga corna, quasi un bue antenato, c’è tutto il carattere fiero e burbero della Maremma. Una terra che sa farsi amare, ma che ha bisogno di essere scoperta. Tra i mille tornanti dell’Etruria settentrionale, tra antiche mura e lembi di natura selvaggia, volano aquile e fenicotteri, cavalieri d’Italia e avocette.

Una terra incredibile in cui è tornato anche il lupo e il falco pescatore.

Un lungo litorale sabbioso, senza cemento, tra pinete bellissime, non poteva che essere un parco. Dal 1975 infatti, la Maremma ha un parco regionale, tra i più famosi d’Italia. Il periodo migliore per visitarlo, per gli amanti della natura, e’ sicuramente da dicembre a maggio.

Ci sono percorsi di varia difficoltà: complessi quelli di San Rabano e delle Torri, alla portata di tutti gli altri.

Il territorio del parco e’ costituito a nord da una vasta zona umida, la palude della Trappola, delimitata dal fiume Ombrone. A sud c’è una grande pianura, dove vegeta da una bella pineta monumentale di oltre 600 ettari, che si spinge sino alle ultime propaggini dei monti dell’Uccellina.

Diverse torri di avvistamento (costruite tra l’XI ed il XVI secolo) caratterizzano il territorio, ricordandoci che queste terre furono teatro delle incursioni di pirati berberi e turchi. Basti pensare che qui, ancora a metà del ‘700, i pirati la facevano da padroni, soprattutto tra le isole di Toscana e gli arenili della Maremma.

I versanti che guardano al mare, oggi, sono coperti di rigogliosa macchia mediterranea e da formazioni residue di leccio. Nonostante siano da sempre tagliati per ricavare legna, vi nidificano il raro biancone, un’aquila che si nutre solo di serpenti, e il veloce sparviere, un falco che predilige i boschi.

In mezzo alle mitiche vacche maremmane al pascolo non mancano aironi e piccoli passeriformi alla ricerca di insetti.

Il territorio del parco ha una gran varietà di ambienti, per questo può accadere di osservare animali che non ci aspettiamo. Tra cui l’ormai onnipresente cinghiale. Ma ci sono anche caprioli e tassi, martore, faine, donnole, puzzole, istrici. Facili da avvistare sono lepri e conigli selvatici, oppure le nutrie.

Se la natura vi affascina e la cultura enogastronomica toscana vi interessa, allora la Maremma è davvero una terra da scoprire. Qui, infatti, c’è tutta la passione e l’ospitalità toscana, grazie alla quale che la cultura eno-gastronomica e l’ospitalità rurale sono divenute una eccellenza mondiale.

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