HIV: vaccino fa scomparire il virus nel 50% dei casi, sulle scimmie

Un vaccino contro l’HIV/AIDS sviluppato da ricercatori della Oregon Health & Science University sembra avere la capacità di debellare completamente il virus dell’HIV. Il vaccino è stato testato sul virus SIV che causa l’AIDS nella scimmie e ora si spera che possa presto essere testato sugli esseri umani . I risultati della ricerca sono stati pubblicati dalla rivista Nature.

“Ad oggi, l’infezione da HIV è stata curata solo in un numero molto limitato di casi clinici altamente pubblicizzati, ma insoliti, in cui i pazienti con infezione da HIV sono stati trattati con farmaci anti-virali molto presto dopo l’insorgenza di infezioni o hanno ricevuto un trapianto di cellule staminali contro i tumori”, ha detto Louis Picker , direttore del Vaccine and Gene Therapy Institute dell’università. “Questa ultima ricerca suggerisce che certe risposte immunitarie indotte da un nuovo vaccino possono anche avere la possibilità di rimuovere completamente l’HIV dal corpo.”

Questo vaccino prevede l’uso del citomegalovirus o CMV, un virus comune già presente in una grande percentuale della popolazione. I  ricercatori hanno scoperto che l’associazione di CMV con il SIV aveva un effetto unico e cioè di generare e mantenere le cellule T che sono in grado di cercare e distruggere le cellule infettate da SIV .

Le cellule T sono una componente chiave del sistema immunitario del corpo, che combatte la malattia , ma le cellule T indotte da vaccini convenzionali  contro il SIV in sé non erano mai state  in grado di eliminare il virus .

Circa il 50 per cento delle scimmie  dopo essere state vaccinate con questo vaccino e poi infettate hanno perso ogni traccia del virus SIV. 

“Attraverso questo metodo siamo stati in grado di insegnare al corpo della scimmia a migliorare la preparazione delle sue difese  per combattere la malattia “, hanno spiegato i ricercatori . “Il nostro vaccino ha mobilitato una risposta delle cellule  , che è stata in grado di superare gli invasori SIV nel 50 per cento dei casi trattati.”

I ricercatori sono fiduciosi di potere ottenere gli stessi risultati anche sugli umani. Ora il team sta cercando i motivi che hanno tenuto la percentuale di risposta al vaccino solamente al 50%.