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Quando il poker diventa verde

La Revel Entertainment Group, nota società americana che si occupa di gioco d'azzardo creerà ad Atlantic City un casinò a bassissimo impatto ambientale, grazie all'accordo di collaborazione con la iCrete, società edilizia famosa per le sue costruzioni certificate LEED, un sistema creato dalla U.S. Green Building Council

Scritto da Claudio Poggi il 26.11.2012

Giocare a poker online o ai giochi da casinò virtuali è ormai diventato semplice ed immediato in tutto il mondo. Ma visto e considerato che sono ancora tantissimi gli appassionati che preferiscono recarsi nei casinò terrestri, perché non fare in modo che anche le sale da gioco rimangano al passo coi tempi anche dal punto di vista energetico?

È quello che deve aver pensato la Revel Entertainment Group, nota società americana che si occupa di gioco d’azzardo, e che ad Atlantic City creerà un casinò a bassissimo impatto ambientale, grazie all’accordo di collaborazione con la iCrete, società edilizia famosa per le sue costruzioni certificate LEED, un sistema creato dalla U.S. Green Building Council: risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2, miglioramento della qualità ecologica degli interni sono solo alcuni degli aspetti di questo certificato.

L’annuncio dell’accordo tra la Revel e la iCrete è stato dato lo scorso agosto, e i lavori sono già cominciati. Negli Stati Uniti, però, non solo la Revel Entertainment Group si è dimostrata attenta al profilo ‘verde’. Anche la Harrah’s Entertainment, proprietaria del marchio World Series of Poker, ha avviato i contatti con la NativeEnergy, dalla quale riceverà consulenza e strumenti su come organizzare le WSOP (il circuito di poker live più famoso al mondo) col più basso tasso di emissione di CO2 possibile.

Per ora in Italia, sotto questo punto di vista, siamo molto indietro. I soli quattro casinò italiani (Campione d’Italia, Venezia, Sanremo e Saint Vincent) posseggono per lo più strutture datate – anche se a onor del vero a Campione e Saint Vincent fervono lavori di ammodernamento – che sicuramente dal punto di vista del consumo energetico non sono proprio all’avanguardia. La speranza è che per una volta non passino troppi anni, prima che da noi si cominci a seguire un esempio positivo.

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