Cosa sappiamo degli effetti dell’inquinamento ambientale sugli uccelli? Non molto, secondo i ricercatori dell’Università del Wisconsin- Madison (UW).
“Abbiamo una buona conoscenza degli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana e sappiamo anche molto degli impatti sugli ecosistemi”, spiega Tracey Holloway, docente presso l’Istituto Nelson di studi ambientali della UW. “Siano rimasti sorpresi di scoprire invece quanto poco si conoscano gli effetti dell’inquinamento sulle specie aviarie”.
In un articolo sulla rivista Environmental Research Letters, Holloway, esperto della qualità dell’aria, ed una ricercatrice sua collaboratrice, Olivia Sanderfoot, riassumono le conclusioni di quasi 70 anni di letteratura scientifica allo scopo di fare il punto sulla conoscenza di come l’inquinamento dell’aria sul nostro pianeta abbia ricadute dirette sulla salute, sul benessere, sul successo riproduttivo e sulla diversità nelle popolazioni di uccelli.
Secondo l’indagine svolta dal team della Wisconsin, solo due studi sul campo, dal 1950 ad oggi, hanno esaminato qualsiasi aspetto del benessere sanitario ed ecologico delle popolazioni di uccelli selvatici negli Stati Uniti.
A livello globale, esiste solo una manciata di studi che valutano l’esposizione diretta agli inquinanti atmosferici e la salute degli uccelli. Sono studi che riguardano soltanto poche decine di specie, delle circa 10mila conosciute nel mondo.
“Parte del problema sono le molte variabili in gioco”, sostiene Sanderfoot. “Non ci sono solo studi delle comunità di uccelli selvatici difficili da realizzare, ma anche fattori quali i tipi e i livelli di inquinamento atmosferico, la dinamica delle condizioni atmosferiche – oggi, variabili più che mai – le risposte specifiche delle singole specie e la difficoltà di distinguere gli effetti diretti e indiretti dell’inquinamento atmosferico che possono sconvolgere e rendere vana la maggior parte degli sforzi per le valutazioni del modo in cui gli uccelli sono esposti alle sostanze chimiche presenti nell’aria.
“C’è molto da fare su tutti questi punti”, ammette Sanderfoot. “La qualità dell’aria è un problema in continua evoluzione su tutta la Terra. Vanno quindi esaminati i diversi tipi di inquinamento atmosferico e le specie diverse in tutti i Paesi del mondo. Non conosciamo assolutamente i livelli di inquinanti cui sono sottoposti gli uccelli, anche se si può presumerne la pericolosità”.
Le lacune nella nostra comprensione, secondo il nuovo studio, includono soprattutto gli effetti degli agenti inquinanti sull’apparato respiratorio aviario, compresi i livelli di stress, di immunosoppressione, i cambiamenti comportamentali, il successo riproduttivo e la demografia, così come i cambiamenti nella densità delle popolazioni, nella diversità delle specie e nella composizione delle comunità.
Holloway, che guida il team di Scienze della salute applicate alla qualità dell’aria della NASA, osserva che studiare gli effetti dell’inquinamento atmosferico sugli esseri umani è relativamente più facile da portare avanti, in quanto i dati sanitari e quelli relativi alla mortalità sono disponibili in tempi rapidi per gli scienziati.
“L’inquinamento atmosferico, infatti, è una delle minacce ambientali più dirette per la salute umana”, sottolinea Holloway.
Quello che rende gli uccelli potenzialmente più vulnerabili ai contaminanti atmosferici è l’efficienza del loro apparato respiratorio.
“Gli uccelli respirano unidirezionalmente”, osserva Sanderford. “Respirano in modo più efficiente degli esseri umani e, dal moneto che il loro apparato respiratorio è molto più efficiente del nostro, raccolgono anche una maggior quantità di agenti inquinanti”.
Lo studio rappresenta un vero e proprio trampolino di lancio per il proseguimento di ulteriori indagini, dato che gli uccelli sono una specie-sentinella dell’ambiente.
“Quando affronti questo argomento con gli ecologisti, tuttavia, il problema non viene recepito necessariamente come grave”, commenta Holloway. “Al top della loro lista di emergenze ci sono i cambiamenti climatici e paesaggistici, in termini di densità di popolazione, di diversità delle specie e di stress ecologico. Noi sappiamo, però, che l’inquinamento atmosferico è una minaccia per la salute umana e, secondo quanto emerge dal nostro studio, anche un impatto notevole sulle faune aviarie”.