Presso la residenza Sole di Rimini gli esperti cominceranno a sperimentare un nuovo metodo per curare i problemi alimentari. Si tratta di curare anoressia e bulimia con l’allenza e la collaborazione della famiglia. Per presentare il metodo, si terrà un convegno i prossimi 20 e 21 giugno dal titolo “Il ruolo della famiglia nel trattamento dei disturbi alimentari”.
I problemi alimentari sono in crescita soprattutto fra i più giovani e Mauro Mariotti, consulente scientifico del Centro di ecologia della mente e dell’alimentazione ha raccontato come il nuovo metodo abbia ottimi risultati con alte percentuali di guarigione. Nel mondo anglosassone il problema è approcciato secondo l’esperienza di Daniel Le Grange, James Lock e Nora Bateson, direttore del Centro di ecologia della mente di Stoccolma che ha dichiarato: “Il cibo ha tanti significati forti: la relazione con la famiglia, l’immagine di sè, le proprie aspettative di vita, la cultura, la comunicazione, oltre alla questione strettamente nutrizionale. Serve dunque un approccio ugualmente articolato che vada a indagare e intervenire su tutti questi aspetti”.
Il grande cambiamento consiste nel ruolo della famiglia, non più considerata come un nemico o un avversario, ma come un alleato, capace di avere un ruolo fondamentale nella guarigione dei giovani. La percentuale di persone che riescono a risolvere il proprio problema va dal 55% al 95% dei casi.
Nella residenza Sole sarà seguito questo metodo per i pazienti dai 3 ai 18 anni.