Ai giorni nostri in Africa o nelle Americhe non rimangono molti grandi erbivori, e per buone ragioni: i grandi animali richiedono scorte di cibo ed acqua ugualmente grandi, e sono relativamente lenti e dal ciclo riproduttivo molto lungo. I pochi che mammiferi di grossa taglia ancora in circolazione, come gli elefanti o i tapiri, però, vivono in relativa tranquillità proprio grazie alla loro taglia enorme, dato che non vi sono grandi predatori in grado di cacciare ed uccidere regolarmente grandi mammiferi attualmente: essendo ormai rari, sarebbe una specializzazione inutile e l’evoluzione non permette tali sprechi. Milioni di anni fa invece, quando i mega-erbivori erano molto più diffusi esistevano anche diverse specie di grandi carnivori che si nutrivano prevalentemente di loro. Il Megistoterio era uno di essi.
Il Megistoterio era un rappresentante dell’antico gruppo dei Creodonti, una branca dei mammiferi Placentati oggi completamente estinta, la cui origine risaliva a prima dell’estinzione dei dinosauri, facendone forse il primo gruppo di mammiferi predatori di grossa taglia: presentavano alcune somiglianze con i Carnivori, che però non sono loro discendenti. Le due “famiglie” avevano al massimo qualche remoto antenato comune, o forse le loro similitudini erano solo un altro esempio di evoluzione parallela.
Fra i Creodonti Megistoterio faceva parte del sottogruppo degli Ienodonti, chiamati così (ovviamente) per la conformazione della dentatura e delle fauci, molto simile a quella delle Iene moderne. Ma era molto più grande e massiccio non solo di una iena, ma anche di qualsiasi altro grande mammifero predatore ora vivente: il solo cranio di questa bestia era lungo più di sessanta centimetri, e poggiava su un corpo alto al garrese quasi un metro e mezzo, e lungo quasi tre. Pressapoco la taglia di un ippopotamo!
E’ vissuto nell’Africa Sahariana (Egitto e Libia sono alcuni dei luoghi in cui ne sono stati scoperti fossili) circa 25 milioni di anni fa, prima della formazione del grande deserto.
A prima vista questo predatore doveva sembrare un gigantesco lupo, o comunque un Canide di qualche tipo, ma c’erano differenze sostanziali, la più notevole delle quali nella conformazione delle zampe: quelle del Megistoterio erano molto più corte e tozze di quelle di qualsiasi grande carnivoro vivente, cosa che gli conferiva una strana postura e lo avrebbe fatto apparire ai nostri occhi anche più “allungato” di quanto non fosse realmente, inoltre era un plantigrado, come gli orsi ed i primati.
Nei siti di scavo in cui sono stati scoperti i resti di questa specie erano presenti anche ossa di grandi erbivori, probabilmente di elefanti o di mastodonti, che dovevano certamente essere parte della dieta di questo grande predatore: vista la taglia è ragionevole pensare che Megistoterio fosse in grado di abbattere grandi erbivori, ma così come i leoni e le tigri odierne non doveva disdegnare nemmeno le carcasse, o il rubare prede più piccole abbattute da altri predatori di dimensioni e forza inferiori alle sue. Si è probabilmente estinto a causa della desertificazione del suo habitat. La famiglia dei Creodonti, cui apparteneva invece è sopravvissuta fino a circa 7 milioni di anni fa, perdendo lentamente ma inesorabilmente terreno in favore di Canidi, Felidi ed Ursidi.