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Megistoterio: il cacciatore di Mastodonti

Scritto da Andrea Maraldi il 17.08.2015

Ai giorni nostri in Africa o nelle Americhe non rimangono molti grandi erbivori, e per buone ragioni: i grandi animali richiedono scorte di cibo ed acqua ugualmente grandi, e sono relativamente lenti e dal ciclo riproduttivo molto lungo. I pochi che mammiferi di grossa taglia ancora in circolazione, come gli elefanti o i tapiri, però, vivono in relativa tranquillità proprio grazie alla loro taglia enorme, dato che non vi sono grandi predatori in grado di cacciare ed uccidere regolarmente grandi mammiferi attualmente: essendo ormai rari, sarebbe una specializzazione inutile e l’evoluzione non permette tali sprechi. Milioni di anni fa invece, quando i mega-erbivori erano molto più diffusi esistevano anche diverse specie di grandi carnivori che si nutrivano prevalentemente di loro. Il Megistoterio era uno di essi.

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Il Megistoterio era un rappresentante dell’antico gruppo dei Creodonti, una branca dei mammiferi Placentati oggi completamente estinta, la cui origine risaliva a prima dell’estinzione dei dinosauri, facendone forse il primo gruppo di mammiferi predatori di grossa taglia: presentavano alcune somiglianze con i Carnivori, che però non sono loro discendenti. Le due “famiglie” avevano al massimo qualche remoto antenato comune, o forse le loro similitudini erano solo un altro esempio di evoluzione parallela.

Fra i Creodonti Megistoterio faceva parte del sottogruppo degli Ienodonti, chiamati così (ovviamente) per la conformazione della dentatura e delle fauci, molto simile a quella delle Iene moderne. Ma era molto più grande e massiccio non solo di una iena, ma anche di qualsiasi altro grande mammifero predatore ora vivente: il solo cranio di questa bestia era lungo più di sessanta centimetri, e poggiava su un corpo alto al garrese quasi un metro e mezzo, e lungo quasi tre. Pressapoco la taglia di un ippopotamo!

E’ vissuto nell’Africa Sahariana (Egitto e Libia sono alcuni dei luoghi in cui ne sono stati scoperti fossili) circa 25 milioni di anni fa, prima della formazione del grande deserto.

A prima vista questo predatore doveva sembrare un gigantesco lupo, o comunque un Canide di qualche tipo, ma c’erano differenze sostanziali, la più notevole delle quali nella conformazione delle zampe: quelle del Megistoterio erano molto più corte e tozze di quelle di qualsiasi grande carnivoro vivente, cosa che gli conferiva una strana postura e lo avrebbe fatto apparire ai nostri occhi anche più “allungato” di quanto non fosse realmente, inoltre era un plantigrado, come gli orsi ed i primati.

Nei siti di scavo in cui sono stati scoperti i resti di questa specie erano presenti anche ossa di grandi erbivori, probabilmente di elefanti o di mastodonti, che dovevano certamente essere parte della dieta di questo grande predatore: vista la taglia è ragionevole pensare che Megistoterio fosse in grado di abbattere grandi erbivori, ma così come i leoni e le tigri odierne non doveva disdegnare nemmeno le carcasse, o il rubare prede più piccole abbattute da altri predatori di dimensioni e forza inferiori alle sue. Si è probabilmente estinto a causa della desertificazione del suo habitat. La famiglia dei Creodonti, cui apparteneva invece è sopravvissuta fino a circa 7 milioni di anni fa, perdendo lentamente ma inesorabilmente terreno in favore di Canidi, Felidi ed Ursidi.

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