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Il Notronico

Oggi parleremo di uno dei membri della famiglia dei teropodi che in assoluto si allontana di più dallo stereotipo del “cacciatore preistorico”: il Notronico

Scritto da Andrea Maraldi il 04.09.2014

Già due volte abbiamo parlato di Teropodi, ossia di dinosauri carnivori: in assoluto la prima varietà di dinosauri ad essere comparsa sul pianeta, ed indubbiamente quella di maggior successo (nonché l’unica che esiste ancora, se consideriamo gli Uccelli). Quando pensiamo ai dinosauri predatori naturalmente abbiamo due immagini che compaiono immediatamente nella nostra mente, i titanici tirannosauri o gli agili e letali “raptor”, oggi però parleremo di uno dei membri di questa famiglia che in assoluto si allontana di più dallo stereotipo del “cacciatore preistorico”: il Notronico.

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Il Notronico è l’unico rappresentante americano conosciuto della famiglia dei Therizinosauridi, l’unica varietà di Teropodi attualmente conosciuta ad aver abbandonato la dieta carnivora e ad essere divenuti erbivori. Già questo sarebbe sufficente a rendere il Notronico ed i suoi parenti una vera stranezza, ma anche a livello anatomico si trattava di creature a dir poco uniche: dotato di un lungo collo simile a quello dei Sauropodi, di una piccola testa munita di un becco simile a quella degli Ornitopodi come l’Iguanodonte, e di lunghe zampe anteriori culminanti in lunghi artigli ricurvi, il Notronico può sembrare più una specie di bizzarro “puzzle” ottenuto assemblando alla meno peggio resti parziali di varie specie di dinosauro, ma disponiamo di due fossili abbastanza completi, e provenienti da due diverse località che ci confermano che era un animale reale, per non parlare dei ritrovamenti di fossili dei suoi altri “parenti” Therizinosauridi scoperti in Asia, dove questa varietà di Teropodi era più diffusa.

In termini di dimensioni, il Notronico era un dinosauro di media grandezza, lungo 5-6 metri ed alto quasi il doppio di un essere umano di statura media e probabilmente dal peso di una tonnellata circa. I fossili dell’animale sono stati trovati in Utah ed in New Mexico, e risalgono a circa 90 milioni di anni fa: nell stesse zone sono stati trovati molti altri dinosauri fra cui alcuni predecessori di tirannosauri e ceratopi (Zuniceratops e Zunityrannus) e varie specie di Ornitopodi e di “raptor”, con cui condivideva l’habitat.

Pur non essendo particolarmente enorme per essere un dinosauro, il Notronico non doveva essere un animale molto agile, le sue zampe posteriori erano infatti piuttosto corte in proporzione al resto del corpo: è stato ipotizzato che fosse una delle poche varietà di grossi erbivori a non compiere migrazioni stagionali, e che avesse uno stile di vita paragonabile a quello degli orsi o dei panda, passando gran parte della vita da solo o in piccoli nuclei familiari, sebbene naturalmente non ci sia modo di verificarlo adeguatamente.

I lunghi artigli delle “braccia” del Notronico sarebbero serviti per scorticare gli alberi e raccogliere frutta e foglie fresche, c’è anche chi ha ipotizzato che questi dinosauri si nutrissero occasionalmente di insetti, e che gli artigli gli fossero utili per sventrare formicai e termitai, così come fanno i moderni formichieri, appunto.

Originariamente si pensava che il Notronico e gli altri Therizinosauri fossero imparentati con i “dinosauri-struzzo” quali l’Ornitomimo o il Gallimimo, in effetti i primi ritrovamenti di membri di questa famiglia hanno portato ad immaginarli come dinosauri-struzzo giganti, dato che si possedevano solo gli arti anteriori dell’animale (Deinocheirus), ma quando abbiamo scoperto fossili più completi è diventato chiaro che si trattava di qualcosa di completamente diverso, ed attualmente si pensa che i Therizinosauri abbiano antenati in comune con nientemeno che i Tirannosauri.

Come loro erano inoltre quasi certamente coperti in parte o integralmente di piume, ed inoltre in alcuni fossili sono state trovate tracce, nelle “braccia” e nella coda, di “punti di ancoraggio” per vere e proprie penne, che in questo caso, naturalmente, non sarebbero servite per il volo, ma per mettersi in mostra quando due esemplari della stessa specie interagivano fra di loro.

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