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Tolleranze pericolose

Scritto da Maria Rosa Pantè il 13.01.2015

Se penso alla Siria, uno dei luoghi ove gli attentatori dell’ISIS si addestrano, mi viene in mente la Conferenza di Monaco. La conferenza avvenne nel 1938, un anno prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Vi si discusse delle pretese tedesche di annettersi parte della Cecoslovacchia. C’erano Italia, Germania, Francia, Inghilterra, naturalmente la Cecoslovacchia non c’era. A parte questo, l’Italia era rappresentata da Mussolini, fascista, e la Germania da Hitler, nazista. E cosa si decise? Una politca attendista, diplomatica, in sostanza i Tedeschi si presero parte della Cecoslovacchia, tanto per gradire.

Perché collego i due fatti? Perché fascismo e nazismo si svilupparono grazie alla convinzione delle potenze europee e dei poteri finanziari ed economici che fascismo e nazismo sarebbero stati facilmente manovrabili e formidabili alleati contro la paura delle masse, del socialismo e del comunismo.

Se comunismo vi fa venire in mente Stalin, capisco che vi venga la febbre, io penso anche ad altro, penso a Rosa Luxemburg, penso ad Antonio Gramsci, penso ad altre idee comuniste e socialiste, quelle legate all’uguagliamza, alla solidarietà, al riscatto delle masse rispetto alle pretese di pochi.

Insomma contro queste idee pericolose, i pochi pensarono di usare Hitler e Mussolini e accadde quel che accadde. I campi di sterminio. La guerra. L’orrore, l’orrore puro!

In Siria gli interessi economici e politici di chi vuole conservare le proprie posizioni di potere, i propri sporchi e nefasti interessi, hanno fatto sì che un moto popolare, la voglia di un popolo di maggiore libertà sfociasse in una guerra civile e divenisse un luogo dove si raccolgono frustrazioni, fondamentalismi, crudeltà, ignoranza e fanatismo. Senza dimenticare che i Siriani, i Libici, gli Yemeniti in tutto questo sono le prime vittime.

E dunque che cosa possiamo aggiungere? Lasciamo che luoghi come la Siria, ora anche la Libia, lo Yemen siano nel caos perchè fa comodo, perché c’è bisogno di vendere armi, perché serve avere un clima di terrore, gli affari nella paura vanno sempre meglio si sa.

In Francia come dovunque le frustrazioni, gli interessi di pochi, l’ignoranza e la fragilità mentale di alcuni provocano danni teribili.

Stragi, tra l’altro anche in Nigeria, dove  pure non si facevano vignette.

Io non apprezzo dell’Islam molte cose, in primis l’idea che si ha della donna e in generale della vita umana, ma non è sempre stato così. La filosofia di Aristotele è arrivata in Europa grazie alla mediazione di filosofi arabi. Ci si poteva accordare e costruire una grande civiltà. Non è successo, pare non succeda mai. Non so se è solo un fatto culturale o anche biologico. Non so.

Sono morti in Francia, sono morti in Nigeria, in Siria… Poi ci sono i cretini che se la prendono con lo straniero, senza rendersi conto che ognuno, ognuno – santo cielo – è straniero. Ognuno è capitato per caso in un dato luogo, in un dato tempo e con un dato DNA. Ognuno è straniero, che, per me, è la ricchezza più grande. Chi ammazza non lo sa. Chi è razzista non lo sa. Chi ha paura, ed è questo il grande motore, non lo sa. Ma soprattutto il pescecane, l’uomo che si arricchisce nel sangue degli altri, soprattutto lui non lo sa. Morirà anche lui e tutto, tutto questo gli sarà grave peso.

Ma sapete che vi dico? Se c’è un Dio perdonerà tutti e questa convinzione per me che sono straniera a tutto è l’unica patria.

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