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Siria, nuovi massacri di bambini mentre l’Onu tenta l’accordo con Assad

Paura per l'utilizzo di armi chimiche contro la popolazione, mentre un generale diserta e accusa il regime

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 27.12.2012

Siria, generale disertorePer la diplomazia sono ore febbrili per fermare il massacro di civili in Siria, che secondo stime degli insorti avrebbe raggiunto 45 mila morti. L’inviato di pace delle Nazioni Unite Lakhdar Brahimi ha esortato giovedì la nascita di un governo di transizione in Siria, che dovrebbe portare il paese alle elezioni.

I commenti di Brahimi  giungono  mentre un inviato siriano era a Mosca, e la Russia – alleato di vecchia data del regime di Assad – sembra star intensificando gli sforzi per porre fine allo spargimento di sangue in Siria.

Brahimi, che prevede di essere in Russia sabato per colloqui sulla Siria, ha detto ai giornalisti a Damasco che un periodo di transizione non dovrebbe portare a un collasso delle istituzioni statali.

Brahimi non ha specificato se il governo di transizione dovrebbe includere il presidente Assad e non vi è stata alcuna risposta immediata da parte del leader siriano.

Intanto sul terreno si registra un’importante defezione, il capo della polizia militare, generale Abdulaziz al-Shalal, che si è unito  ai ribelli e ha accusato pubblicamente ad Al Jazeera che il regime starebbe usando armi chimiche a Homs durante l’attacco del 24 dicembre. Ha inoltre chiamato il regime “una cricca di assassini”. Non è il solo ad accusare il regime di star utilizzando  armi non convenzionali. Circolerebbero infatti dei rapporti dell’opposizione siriana che testimonierebbero il loro uso. 

La Russia ha respinto la possibilità che il governo siriano abbia utilizzato armi chimiche contro l’opposizione, dicendo che i rapporti sono stati pensati per provocare “un intervento armato straniero” nel conflitto Siria.

All’inizio di questo mese, la NATO ha autorizzato il dispiegamento di un sistema di difesa missilistico in Turchia, dopo che Ankara ha espresso preoccupazione per i bombardamenti transfrontalieri e il possibile uso del governo siriano di armi chimiche contro i ribelli.

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