Al telefono una mia ex-allieva e cara amica che lavora in una banca (si è brillantemente laureata alla Bocconi) mi ha detto che non ce la fa più a vedere la gente che accumula, cioè è stanca di vedere quanto i ricchi diventino sempre più ricchi. Mi ha detto: non sanno neanche di avere tutti quei soldi.
Il divario con la massa sempre più povera è davvero stridente. Vergognoso.
Non so come sia possibile che noi esseri umani abbiamo costruito un sistema così stupido. O meglio stupido per quasi tutti, vantaggioso per pochissimi.
Quel che non capisco è come non si riesca a cambiare il corso delle cose. Mi pare che il welfare in Europa sia stato un tentativo di uscire dalla logica dello sfruttamento di pochi su molti, ma la finanza, il sistema economico stanno attentando a questo sistema. Quando si parla di riforme vuol dire togliere diritti ai lavoratori. Solo quello.
Ora ci sono tentativi in Sud America e in Africa per creare altre prove di Stati che si prendono cura non dei pochi ricchi, ma dei cittadini in toto a partire dai più deboli.
Però davvero com’è che non ci ribelliamo mai? Com’è che votiamo sempre chi alla fin fine sostiene il liberismo, la finanza e ci toglie diritti?
Chissà cosa spinge la massa a conservare. Forse la paura di perdere qualcosa. La paura di perdere alcuni piccoli privilegi è tale che non ci si accorge che si sta perdendo molto di più.
Panem et circensens, la paura di perdere i circenses ci farà mendicare al potente di turno il panem.
Io credo, come diceva profeticamente nel suo ultimo libro Berselli (L’economia giusta, Einaudi, 2010), che si dovrà diventare tutti un po’ più poveri.
Ok.
Ma penso che, se qualcuno deve diventare un po’ più povero per ridistribuire le ricchezze e per non far scoppiare un pianeta che non è, non è dell’homo sapiens, certo qualcun altro deve diventare molto molto più povero, o almeno molto molto meno ricco.
Se questo è comunismo, cari tutti, io sono una comunista felice.
La fine delle ideologie sta diventando la fine delle idee e questo non fa bene a nessuno. Solo ai ricchi che diventano sempre più i ricchi.
E non posso non pensare al “magnate” svizzero assolto per prescrizione nel processo Eternit.
Purtroppo la prescrizione non riguarda né le polveri di amianto né i tumori.
Sono indignata e gli altri indignati dove sono finiti?
(Lo so qualcuno in piazza a prendere botte.)
Io mi preparo a essere meno consumista, a crescere meno, ma chiedo anche più equità. Qualcuno occupa case abbandonate e qualcuno ha così tante case da abbandonarle, non è logico, non va.
Speriamo che la cometa, su cui ci siamo infine posati, ci porti fortuna!
E che porti un po’ di ordine nella mia testa, oggi ho trascritto una zuppa di indignazione. Spero che a qualcuno vada di traverso!